Archivio categoria: Media

Stranieri in Lombardia: è davvero invasione?

3 Marzo 2017 di fabio pizzul

E’ stato presentato nei giorni scorsi a Milano i Rapporto sell’immigrazione per il 2016, curato dall’Orim, l’osservatorio regionale sull’immigrazione e la multi etnicità, promosso da Regione Lombardia.
Nelle trecento pagine del rapporto ci sono molti dati interessanti, arricchiti anche dal fatto che le 16 edizioni della ricerca permettono di sviluppare serie storiche ormai molto solide.
E non mancano le sorprese. continua a leggere »

Disabili e materne paritarie: meglio tardi che mai!

13 Gennaio 2017 di fabio pizzul

Solo quindici giorni fa la maggioranza bocciava un emendamento al bilancio che stanziava risorse per l’assistenza ai disabili nelle scuole materne paritarie. Martedì scorso ecco comparire una mozione della Lega che chiede nuove risorse per questa stessa partita.
Voto unanime per approvare la mozione, ma un po’ di disagio nel constatare come si tenti di porre rimedio a una scelta avventata fatta solo qualche giorno prima. Possibile che non ci sia la capacità di programmare e garantire i fondi necessari in tempi compatibili con le esigenze di chi opera sul territorio?
Il mio intervento in aula.

Sosteniamo lo sport femminile in Lombardia!

4 Gennaio 2017 di fabio pizzul

Lo sport al femminile in Lombardia fa parlare di sé per le tante vittorie che riesce ad ottenere, ma fa un’enorme fatica a sopravvivere. I tassi di abbandono delle ragazze nei primi anni delle superiori sono enormi e i bilanci delle società sportive dilettantistiche (visto che di professionismo al femminile non si parla proprio) sono sempre molto precari. Lo sport al femminile, anche nella regione che apparentemente sta meglio in Italia, vive dunque una vita precaria e incerta. Proviamo a dare un segnale.
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La regione unita per la cassa in deroga

9 Aprile 2013 di fabio pizzul

Il consiglio regionale concorde sulla necessitá di garantire al più presto le risorse per la cassa integrazione in roga.
Valentina Aprea (assessore al bilancio Regione Lombardia) intervenendo in aula ha spiegato come non sia praticabile un anticipo regionale delle risorse per la cassa integrazione in deroga in sostituzione dello Stato, pare possibile invece un’anticipazione di cassa sulla base di risorse certe (stanziate cioè dallo Stato) attraverso un fondo di garanzia messo a disposizione da Regione Lombardia che acceleri l’erogazione di soldi che, dovendo passare attraverso l’Inps, impiegherebbero vari mesi ad arrivare. Questo purchè ci sia un’autorizzazione di svincolo dal Patto di stabilitá per queste cifre.
Su questo impegno si vota una mozione unitaria che unifica una mozione Pdl e una Pd che invita la Giunta a fare pressioni sul governo perché vengano assicurate le risorse per la cassa integrazione in deroga per l’intero 2013.

Maroni, prima del voto, ha ringraziato il consiglio per aver trovato un accordo unitario che interpreta come impegno forte che si sente di garantire. Per questo Maroni ha annunciato che, nel pomeriggio, telefonerà al Presidente del Consiglio Monti per poterlo incontrare nei prossimi giorni e consegnargli personalmente la mozione approvata quest’oggi dal consiglio regionale lombardo all’unanimità.

P.S.
All’unanimità significa che ha votato anche il Movimento 5 Stelle

SENZA PAROLE

3 Ottobre 2010 di fabio pizzul

Sulla vicenda della bestemmia di Berlusconi, mi limito a riportare e sottoscrivere la parte finale dell’editoriale di Marco Tarquinio su Avvenire. Non c’è altro da dire. Quanto accaduto si commenta da sé.

C’è una cultura della battuta a ogni costo che ha preso piede e fa brutta la nostra politica. E su questo tanti dovrebbero tornare a riflettere. E farebbero bene a pensarci su davvero anche coloro che bestemmie di vario tipo e barzellette mediocri (tristemente dilaganti tra pseudo-satira e pseudo-cultura) non le sopportano solo quando spuntano sulla bocca di un avversario, meglio se di Silvio Berlusconi. Ma su ogni uomo delle istituzioni, su ogni ministro e a maggior ragione sul capo del governo grava, inesorabile, un più alto dovere di sobrietà e di rispetto. Per ciò che si rappresenta, per i sentimenti dei cittadini e per Colui che non va nominato invano.