Se io avessi previsto tutto questo…

17 Novembre 2022 di fabio pizzul

No, anche Guccini no!
Che il grande poeta di Pavana intervenisse nel dibattito pro o contro Moratti era l’ultima cosa che avrei previsto. Pensavo di essere il solo a ricevere, da dirigente PD, sollecitazioni quotidiane di segno opposto riguardo l’opportunità o l’assurdità di un possibile dialogo con l’ex vicepresidente della Lombardia, ma evidentemente mi sbagliavo. Ognuno di noi ha un osservatorio viziato dalle proprie relazioni e frequentazioni, esattamente come accade nelle cosiddette “bolle” dei social media, ma devo dire che mai come in questi giorni ho raccolto opinioni diverse e spesso contrastanti sulle scelte politiche in vista delle elezioni regionali di inizio 2023.

Almeno un merito Letizia Moratti lo ha avuto ed è il fatto di aver acceso l’interesse per una competizione elettorale che sembrava scivolare via come se tutto fosse scontato, con una Lombardia saldamente tra le grinfie di un centrodestra addormentato, ma comunque in grado di difendere senza troppi patemi il suo territorio.
Per il resto, c’è grande confusione sotto il cielo non poi così bello della politica lombarda.
Ma veniamo ai commenti che ho ricevuto.
Si va da considerazioni sul dibattito interno al PD (“Mal di pancia per le tue idee? Per quello che (non) si riesce a capire del PD, visto dall’esterno dei privati cittadini, il minimo è il mal di testa quotidiano”) a nette prese di distanza da Moratti (“Scusa, supponiamo che alle politiche, Berlusconi dovesse avere più possibilità, con il nostro appoggio (sulla carta), di vincere contro la Meloni, tu saresti indicazione di votare Berlusconi? Se sì, quanti elettori pensi che ti seguiranno? Io non sono d’accordo di sostenere alla regione chiunque purché non sia Fontana”.), passando per più netti endorsment all’ex sindaca di Milano (“Per sconfigge la Lega (e Salvini), con Letizia Moratti val la pena di prendere non solo un caffè ma anche un cappuccino con la brioche.”).
Se devo, però, operare una sintesi “politica”, devo constatare come prevalgano in modo netto gli inviti ad esplorare la possibilità di un percorso che porti a costruire la possibilità di contendere la Lombardia alla Lega. Una buona media dell’opinione prevalente la offre il seguente messaggio: “La Moratti non mi piace. Esattamente come non mi piacciono tanti altri. Ma siamo in Lombardia e visto che chi vota sono i lombardi, o si intercettano le loro preferenze o ci sciroppiamo gente come Fontana e gli eredi di Fabrizio Sala per i prossimi 20 anni”.
Devo anche dirvi che raccolgo la voce di tanti amministratori locali che mi manifestano una priorità: liberarsi di un’amministrazione regionale con cui è stato molto difficile lavorare in questi anni.
Non so esattamente a cosa porterà la pubblicazione di questo mio post, se non a ulteriori critiche nei miei confronti, soprattutto all’interno del PD, ma credo che sia mia responsabilità dar voce a chi mi affida le sue idee e i suoi dubbi.
Mi pare che di dubbi, però , ce ne siano pochi nella dirigenza del Partito Democratico che ha già chiuso ogni possibilità di confronto con Moratti, in nome di un confronto (che si definisce sempre ampio e approfondito) avvenuto negli organismi di partito (e che io, evidentemente, mi sono perso).
Questo dovevo a chi mi sta interpellando in questi giorni.
Mi affido alla saggezza di chi dirige il PD lombardo e mi auguro che, per tornare a Guccini, l’incipit dell’Avvelenata non debba diventare la colonna sonora dell’analisi del voto per le regionali.

6 commenti su “Se io avessi previsto tutto questo…

  1. Rota angelo

    Sono con lei Fabio. Purtroppo il pallino lo abbiamo lasciato in mano ai due “furbi moschettieri”. Io non dico che bisogna fare accorti a tutti costi , ma almeno tentare proponendo la nostra idea di regione. Ma mi sa che divisi ci sara’ impossibile liberare la Lombardia dalla Lega.

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  2. mario antonio bezzi

    grazie per la sintesi. ma vecchio “demoscristiano” (ho solo78 anni) che ti seguo° da tempo, credo che tocchi a te dare indicazioni a noi base e essendo un sostenitore della delega al politico (occasionale e/o di professione) che più sa farmi capire quale sarà il suo operato per poi giudicarlo decidere alla prossima tornata. ( putroppo ne le leggi eletorali ne il “no” alle primarie mi permettono di agire)
    P.S. mi auguro di vederti in campo sempre con più seguito, continuerò a pagare la tessera e seguire il PD …. ma ti confesso quanta fatica devo fare,

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  3. Righini Paolo

    Se dovrò votare per Moratti dovrò prendere qualche farmaco per il mal di stomaco però, la politica si fa con i dati di realtà.
    Da soli ci salviamo l’anima ma si è destinati sicuramente (lo capisce anche un bambino, ma forse i nostri dirigenti PD no!) alla assoluta irrilevanza e alla riconferma di Fontana in termini peggiorativi perché più spostato a destra di quanto lo sia ora.
    Quindi conviene esplorare cosa propone Moratti e, poiché per vincere Moratti ha assoluto bisogno del PD, poter verificare se in termini di programma e di eventuali posizioni di governo il PD potrà finalmente dire qualche cosa. A dire di NO si è sempre in tempo.
    Grazie Fabio per il coraggio e la coerenza.

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  4. Roberto Baroni

    Gentilissimo Fabio, mi sembra che il tempo per il coffee break sia terminato. Abbiamo appreso ieri sera che il candidato per il centro sinistra sarà l’ eurodeputato del PD Pierfrancesco Majorino. Come iscritto dalla prima ora al PD sono molto contento e orgoglioso di questa scelta, mi auguro ora che tutti ma proprio tutti facciano la loro parte. Allora GAMBE IN SPALLA e pronti per questa battaglia politica impegnativa, che deve vederci tutti impegnati nei territori della “MIA LOMBARDIA” caro Fabio. Allora parafrasando Dumas; UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO.
    Cordiali saluti
    Roberto

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  5. Marco

    Caro Fabio, ancora solidarietà e stima per il tuo percorso. Quello degli ultimi lustri, intendo; ma anche molta comprensione verso quello degli ultimi giorni.
    Hai ragione, prendere un caffè sarebbe stato doveroso. Non però per sottomettersi a decisioni già prese altrove, né per tradire le scelte, per quanto criticabili, prese negli organismi democratici del partito. Ma per stanare occasioni e contraddizioni.
    L’unica piccola contraddizione che ti segnalo, nel mio piccolo, è la richiesta di appoggio da parte della Sig.ra Moratti senza che sia giunta da lei una chiara e sonora autocritica dopo l’opposizione che avete fatto all’ultima riforma sanitaria ‘Moratti’ (mi sembra abbiate fatto la ‘maratona’ in Consiglio Regionale). Come spiegare agli elettori che quelle contrapposizioni avrebbero potuto dissolversi o risolversi in qualche percorso condiviso? Difficile trovare spiegazioni, nel caso in cui non fosse venuta da parte sua una riflessione e un franco e consapevole cambiamento di rotta. E come conciliare una eventuale mutazione di rotta con la pretesa di essere addirittura candidata presidente in una coalizione che coinvolgesse il PD?
    Ecco, da cittadino e da operatore sanitario, dopo anni difficili, alla luce di sfide che avrebbero meritato ben altre risposte, tutti questi passaggi mi risultano contorti e di difficile soluzione. E tuttavia capisco che avere a che fare con questi passaggi sia esattamente il compito della politica, per il miglior bene comune possibile nelle condizioni date.
    A questo compito purtroppo i vertici del partito (tra i quali apprendo con sconforto non viene annoverato neppure il capogruppo in regione) hanno abdicato. Non è che non ci sono riusciti, ci hanno proprio rinunciato in partenza, secondo me per deficit di laicità.
    E tuttavia (ancora, ma poi basta), pur in tutti questi deficit, mi sembra che l’unico approccio credibile sia ancora quello di continuare a sperare in un nuovo passo del PD nei prossimi mesi e anni. Ci sarà tempo, spero, per chiedere conto di una certa gestione delle responsabilità. Capisco che sia difficile, ma adesso è un altro tempo. C’è una campagna elettorale dietro l’angolo e un popolo che chiede di poter sperare in una alternativa credibile.

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