In giorni di gradi manovre di tattica politica in vista delle elezioni regionali, vorrei provare a dire qualcosa sulla Lombardia che mi piacerebbe costruire per i prossimi anni. Per questo lancio, in punta di piedi. una sorta di manifesto di contenuti che provvisoriamente intitolerei “Finalmente, Lombardia!“. Non si tratta di un programma elettorale, ma di una traccia di discussione che mi piacerebbe arricchire e precisare grazie a un contributo diffuso. Fatemi avere le vostre riflessioni.
FINALMENTE, LOMBARDIA!
UN CAMMINO CHE NASCE DAL BASSO, COINVOLGENDO IL PD, GLI ALTRI PARTITI DEL CENTROSINISTRA, IL CIVISMO E TUTTI COLORO CHE CREDONO CHE LA LOMBARDIA POSSA FINALMENTE FARE LA LOMBARDIA.
Una regione che esce dal palazzo e si avvicina ai cittadini mettendosi in ascolto delle loro esigenze per risolvere i loro problemi. Una regione che sostiene le iniziative di imprenditori, associazioni, volontariato e privato sociale tenendo ben fisso l’obiettivo di custodire i beni comuni che non sono infiniti: aria, acqua, territorio e relazioni sociali.
Una regione che mette al centro il lavoro come occasione per dare dignità e valore alle persone, per costruire ricchezza diffusa e città e paesi in cui vivere è meno complicato e costoso.
E’ la Lombardia che immaginiamo per i prossimi 5 anni e oltre.
Una Lombardia in cui ci sia meno burocrazia e la vita di cittadini e imprese sia più semplice.
Una Lombardia che ricorda la sua storia e le sue tradizioni e le vive assieme a tutti coloro che decidono di abitare, lavorare e contribuire alla ricchezza dei suoi territori.
Una Lombardia che consente a tutti suoi cittadini di vivere dignitosamente, a chi ha idee di farle crescere e a chi è in difficoltà di poter ripartire e farcela.
La Lombardia che vogliamo pone al centro la vita dei suoi cittadini e garantisce una sanità che offre risposte rapide e per tutti, un trasporto pubblico che funziona e rispetta i passeggeri, una formazione che accompagna all’inserimento nel mondo del lavoro, sostegni adeguati a cultura e sport come occasioni di sviluppo e crescita economica e sociale per tutti.
La Lombardia che vi proponiamo è una regione che collabora con l’Europa e con lo Stato centrale per usare al meglio i finanziamenti pubblici che possono arrivare in regione e mette i comuni nelle condizioni di garantire i servizi ai propri cittadini.
Le città lombarde, a partire da Milano, devono essere motore di uno sviluppo e di attrazione di investimenti che devono poi coinvolgere le altre zone della regione.
La pianura agricola deve produrre cibo ed essere attenta alla tutela di un ambiente che garantisce la possibilità di avere prodotti di grande qualità.
La montagna deve essere il grande polmone della regione e proporsi, anche grazie alle Olimpiadi di MilanoCortina2026, come un luogo da vivere per apprezzarne le bellezze e i prodotti tipici.
Immaginiamo una regione che non si pone contro qualcuno, ma si propone come protagonista di uno sviluppo economico che rispetta le persone e l’ambiente.
Ribaltiamo la Lombardia: costruiamo assieme una regione a servizio di cittadini e imprese, non degli interessi di chi da troppi anni occupa i palazzi del potere.
OGGI abbiamo un’ottima sanità solo per chi ha i soldi per pagarsela,
NOI VOGLIAMO una sanità davvero universale e gratuita, una sanità pubblica con cui il privato collabora nell’interesse dei cittadini. A partire da meno liste di attesa.
OGGI la protezione dell’ambiente è vista come un limite, un costo o una scocciatura,
NOI VOGLIAMO politiche ambientali serie, capaci di tutelare la salute di tutti e di far risparmiare sui costi dell’energia. A partire da sostegni per chi vuole cambiare caldaia e automobile o installare pannelli solari.
OGGI i treni e i bus extraurbani sono scomodi, spesso in ritardo e hanno poche corse.
NOI VOGLIAMO treni e bus puntuali e comodi, con veri punti di interscambio con la mobilità ciclistica. A partire da biglietti elettronici comodi da pagare e convenienti per chi viaggia.
OGGI la scuola non riesce a formare i lavoratori di cui le imprese hanno bisogno.
NOI VOGLIAMO corsi di formazione più moderni e in collegamento con il mondo produttivo.
A partire dagli Istituti Tecnici Superiori che devono essere presenti in ogni zona della regione.
OGGI fare figli in Lombardia è un lusso perché mancano servizi per le famiglie.
NOI VOGLIAMO più asili nido, scuole aperte tutto il giorno e più opportunità per sport e cultura a costi abbordabili. A partire da una collaborazione tra scuola, sport e altre agenzie formative che metta a disposizione di ogni ragazzo un educatore.
OGGI in Lombardia non si utilizza in modo responsabile l’acqua che rischia di diventare un bene sempre più scarso, soprattutto in estate.
NOI VOGLIAMO che la Lombardia torni ad essere capace di utilizzare l’acqua senza sprechi e di convogliarla là dove serve. A partire dalla raccolta dell’acqua piovana e dal potenziamento della rete irrigua con manutenzione dei canali e irrigazione tecnologicamente avanzata.
OGGI molte imprese faticano a stare al passo con l’innovazione e la ricerca necessari per stare sul mercato.
NOI VOGLIAMO un maggior collegamento tra università e mondo del lavoro per trasferire alle imprese l’innovazione e i talenti di cui hanno bisogno. A partire da un sostegno ai giovani laureati e ricercatori perché possano rimanere a lavorare in Lombardia.
OGGI la regione trasferisce soldi a comuni, imprese e cittadini con finanziamenti a pioggia, molte volte senza trasparenza; questi soldi non sono utilizzati in modo utile e strategico.
NOI VOGLIAMO che le risorse regionali vengano utilizzate per investimenti che creano crescita economica e sociale. A partire da case e servizi più sostenibili e accessibili anche a chi non è ricco di famiglia.
OGGI la regione gestisce direttamente con doti e bonus che arrivano ai cittadini molte politiche che potrebbero essere offerte in modo più efficiente dai comuni.
NOI VOGLIAMO una regione che programma e coordina i servizi e mette i comuni nelle condizioni di offrire ai cittadini quello di cui hanno bisogno e di seguirli nelle loro necessità.
A partire da sostegno scolastico per i ragazzi più in difficoltà e servizi gratuiti per i meno abbienti.
OGGI i sindaci hanno difficoltà ad essere protagonisti dello sviluppo del loro territorio.
NOI VOGLIAMO una Lombardia che mette al centro della sua vita amministrativa i sindaci e consente loro di avere le risorse necessarie per offrire servizi ai cittadini. A partire da una programmazione pluriennale degli investimenti e bandi più semplici e accessibili, per far sì che tutti i comuni abbiano i servizi e le infrastrutture necessarie.
OGGI il volontariato, le imprese sociali, le associazioni tappano i tanti buchi di welfare, cultura, sport in una regione che esclude i più fragili.
NOI VOGLIAMO che il Terzo Settore sia protagonista di una Lombardia che non dimentica nessuno. A partire da una sussidiarietà che metta al centro i cittadini e non gli interessi di qualcuno.
importante l’incrocio di saperi e di esperienze tra chi fa politica attiva e i cittadini; tra il spere teorico dei politici e l’esperienza pratica dei cittadini; questi ultimi percepiscono i politici lontani dalla realtà
Condivido ampiamente le priorità indicate, in particolare mettere al centro la vita dei cittadini, la sostenibilità ambientale e il riutilizzo / dell’acqua piovana e servizi sanitari pubblici realmente accessibili, senza sprechi, a tutte le fasce di popolazione.
Il confronto con i cittadini dovrà riguardare le specifiche priorità dei territori , in un’ottica di sistema sussidiario.
Grazie e buon cammino insieme.
Segnalo che non sono su Twitter