Emergenza gas: il piano per evitare un inverno al freddo

6 Settembre 2022 di fabio pizzul

Passeremo un inverno al freddo? E’ una domanda ricorrente, soprattutto dopo il nuovo blocco delle forniture di gas dalla Russia attraverso il gasdotto Nordstream. I primi effetti del blocco si fanno sentire soprattutto sul prezzo del gas, schizzato ulteriormente in alto nelle scorse ore, ma non si è ancora al punto di dover parlare di razionamento del gas in Italia.
Il Ministero della Transizione Ecologica si è già mosso, anche sulla base di un apposito regolamento europeo, per aumentare lo stoccaggio di gas naturale e per programmare possibili riduzioni nei consumi durante i mesi invernali.

Chi sostiene, come fanno alcuni partiti di centrodestra, che nulla è stato fatto non dice, dunque la verità. Certo, si sarebbe potuto fare di meglio, a partire dall’impegno per la cessazione della guerra in Ucraina, ma il nostro Paese si sta attrezzando per ridurre il più possibile i rischi di crisi del gas nei mesi invernali.
Una prima notizia importante è che l’Italia è molto al di sopra degli obiettivi europei di riempimento dei bacini di stoccaggio del gas. A agosto il livello di riempimento ha toccato l’83%, in linea con l’obiettivo del 90% entro il mese di ottobre. Il Regolamento UE prevedeva al 1° agosto un riempimento del 58% e l’Italia era già al 73%, questo ci potrebbe consentire di avere un’agevolazione qualora scattasse il meccanismo di “Allerta UE” che imporrebbe un taglio immediato del 15% dei consumi di gas (l’Italia potrebbe limitarsi al 7%). Speriamo, comunque, che non si arrivi a questo.
Il ministero ha stilato un piano per la riduzione dei consumi di gas da ottobre 2022 a marzo 2023.
Le misure riguardano i seguenti punti:
– la massimizzazione della produzione di energia elettrica, nel settore termoelettrico, con combustibili diversi dal gas;
– le misure di contenimento nel settore riscaldamento;
un insieme di misure comportamentali nell’uso efficiente dell’energia, che hanno anche l’obiettivo di aiutare cittadini e imprese a ridurre i costi della propria bolletta energetica, senza alcun effetto di rilievo sulle modalità del servizio;
– il contenimento volontario dei consumi nel settore industriale.
Tutte queste misure dovrebbero portare a un contenimento del 15% del consumo di gas.
Allego il testo del “Piano nazionale per il contenimento dei consumi di gas naturale” stilato dal Ministero della Transizione Ecologica. In esso trovate anche le regole per gli impianti di riscaldamento domestico e alcuni consigli per un utilizzo più consapevole dell’energia.
Ricordo, infine, che la Lombardia è inserita in due zone per l’accensione del riscaldamento, la
Zona E (tutte le zone pianeggiati e collinari) con 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile, e la Zona F (montagna) che non ha alcuna limitazione.

Piano contenimento consumi gas

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