Si celebra oggi la XVII Giornata per la custodia del creato, un’occasione per riflettere sul modo in cui ci rapportiamo all’ambiente che ci circonda e per tentare di fare qualche passo verso la tanto invocata “conversione ecologica”.
In questi giorni siamo tutti preoccupati per l’aumento vertiginoso dei costi dell’energia e rischiamo di ridurre la questione ambientale al pur fondamentale aspetto economico.
C’è ben di più, ovvero il rischio che l’attuale modello di sviluppo metta a rischio la possibilità di vivere in molte zone del nostro pianeta o la stessa sopravvivenza di molte specie viventi, andando così a colpire in modo devastante la biodiversità, fonte indispensabile di vita per il genere umano.
In occasione della giornata di oggi mi sono ritagliato qualche minuto per dare un’occhiata al messaggio del Papa, che auspica passi avanti in occasione dei prossimi appuntamenti internazionali sul clima, a partire dalla COP27 che si terrà in novembre in Egitto, e propone alcune acute riflessioni proprio sulla biodiversità. Papa Francesco invita, in particolare, a «costruire una chiara base etica per la trasformazione di cui abbiamo bisogno al fine di salvare la biodiversità; lottare contro la perdita di biodiversità, sostenerne la conservazione e il recupero e soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile; promuovere la solidarietà globale, alla luce del fatto che la biodiversità è un bene comune globale che richiede un impegno condiviso; mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come le popolazioni indigene, gli anziani e i giovani». Inviti che riprendono quanto scritto nella “Laudato si’” e ribadiscono come l’emergenza ambientale sia legata a doppio filo a quella sociale e, in particolare, alla povertà. Sono discorsi complessi e globali, che trovano però dirette e immediate applicazioni anche nella nostra situazione italiana e lombarda, basti pensare alle miglia di morti causate da inquinamenti di vario genere che non paiono, però, impressionare più di tanto l’opinione pubblica. Basterebbe, allora, fare due conti per scoprire come la conversione ecologica potrebbe essere anche molto conveniente, sempre che non ci si fermi a ragionare con l’orizzonte di poche settimane o, al più, mesi.
Il link a una sintesi e al testo integrale del messaggio di papa Francesco
In quest’ottica, mi è parso illuminante l’articolo di Gael Giraud pubblicato oggi da Avvenire. Il link all’articolo. Vi consiglio di leggerlo. E’ un altro bel modo per celebrare la Giornata per la custodia del creato.
Peccato che la campagna elettorale non affronti, neppure di striscio, questi temi.