I tre Grandi Elettori lombardi a scegliere il prossimo Presidente della Repubblica saranno il presidente Attilio Fontana (Lega), il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi (Lega) e il segretario del Consiglio, Dario Violi, del Movimento 5 Stelle. In bocca al lupo ai tre prescelti che sono però frutto di manovre di palazzo che potrebbero portare a una convergenza del trio sul nome di Silvio Berlusconi, visto che il rappresentante della minoranza è stato, di fatto, scelto dalla maggioranza.
Dario Violi, che ha lavorato sodo per coronare il suo sogno di andare a Roma per eleggere il Presidente della Repubblica, ha ottenuto almeno 10 voti della maggioranza arrivando a quota 22, mentre il sottoscritto, che era stato indicato dal PD, si è fermato a quota 17, incassando tutti i voti del PD, il voto dell’unico altro rappresentante del centrosinistra presente e ottenendo tre voti dalla maggioranza.
L’esito del voto di oggi è un fatto politicamente grave, perché è stata la maggioranza a scegliere il rappresentante della minoranza, venendo meno ad ogni bon ton istituzionale e portando allo scoperto i malumori di chi non ha gradito che ci fossero due rappresentanti della Lega (Fontane e Fermi) e lavorava anche per poter avere un voto in più per il candidato del centrodestra al Quirinale, Silvio Berlusconi. Personalmente non avrei certo dato il mio voto al leader di Forza Italia, ma non sono così convinto che la posizione di Dario Violi sia la medesima, visto l’appoggio ottenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Il passaggio di oggi certifica definitivamente la normalizzazione dei Movimento 5 Stelle, che, come recita un comunicato dello stesso gruppo regionale, “ha dato grande prova di sapersi muovere nei meandri delle dinamiche consigliari”. La legittima voglia di essere grande elettore, evidentemente, passa sopra ogni coerenza e trasparenza e concede un lasciapassare per accordi con forze politiche che a parole si considerano incompatibili.
Ma forse c’è dell’altro.
Nell’orizzonte delle prossime elezioni regionali, che cosa intende fare il Movimento 5 Stelle?
Il segnale di oggi va nella direzione del voler essere una stampella del centrodestra, magari presentandosi con un proprio candidato presidente e favorendo così (vista la legge elettorale a turno unico) una vittoria dell’attuale maggioranza.
I meno belligeranti sostengono che ci sarà tempo per ricucire, ma il voto di oggi è un fatto politico rilevante che lascerà il segno. Non tanto per il fatto che non sia stato io il prescelto (vi assicuro che non è un dramma), ma perché la spregiudicatezza politica di ciò che resta del Movimento 5 Stelle apre scenari densi di dubbi su possibili futuri accordi. L’impressione è che ci sia qualcuno disposto a vendersi al migliore offerente e le possibilità, politiche ed economiche, di chi governa sono infinitamente più consistenti di quelle del PD. Quanto ai pochi scrupoli politici di Forza Italia e Fratelli d’Italia, è inutile che ne scriva.
Buon viaggio ai tre Grandi Elettori lombardi.
Rappresentano in modo efficace le condizioni dell’attuale politica lombarda.
Il problema è, ora, provare a creare un’alternativa credibile in vista delle elezioni del 2023.
Il PD e il centrosinistra, seppure allargato, non bastano certo. La Lombardia merita però che si provi a costruire un’alternativa alla palude padano sovranista che la sta ammorbando.
caro sig. Fabio ormai stiamo toccando il fondo della l cisterna. Penso che il presidente di FI dovrebbe fare un atto di responsabilita verso l’Italia e ritirate le sua improponibile volonta di diventare presidente della repubblica . Ma lo immagino i grandi elettori a presiedere il CSM?
Sono costernato e avvilito della scelta non fatta per una persona coerente, corretta, amante della verità; pazienza caro Fabio; anch’io in questi giorni ho subito un affronto indelicato, mancanza di rispetto verso una persona defunta. La speranza e la fiducia in una giustizia DIVINA non deve mancarci.
Ciao Fabio ti sono vicino.
5s inaffidabili lombardi, questo è il minimo giudizio. Per il futuro bisognerà lavorare tenendo presente questo tradimento. Il Pd. meritava un elettore per il Quirinale, Fabio Pizzul era il candidato migliore.
Un abbraccio.
ciao, ho potuto ascoltare alcune parti del tuo intervento a Telenova.
Mi è sembrato che il rappresentante di maggioranza presente nello studio giustificasse l’operato ed il risultato.
Ma i 5 stelle lombardi, ma forse nazionali, mi sembrano stare un po’ qui ed un po’ là (destra, sinistra; o forse tutte e due, a seconda dei casi?).
In Lombardia c’è molto da fare, e far capire ai cittadini lombardi scontenti del mancato aiuto (proposta Draghi bocciata dal centro destra) di non votare quelli che “tolgono ai poveri per dare ai ricchi” !