Un giorno speciale grazie allo sport di tutti

5 Settembre 2021 di fabio pizzul

Oggi è un giorno speciale: non era facile immaginare che sarebbe arrivato.
Sulle prime pagine dei principali quotidiani nazionali campeggia in grande evidenza la foto di Ambra Sabatini, Martina Carioni e Monica Contraffatto, le tre atlete azzurre che hanno riempito il podio paralimpico dei 100 metri nella categoria T63. Credo che nessuno pensasse solo qualche anno fa che lo sport paralimpico potesse suscitare tutto questo interesse ed entusiasmo. Il miracolo è avvenuto e le paralimpiadi di Tokyo hanno dato la dimostrazione definitiva di quanto valgano questi straordinari atleti che ci danno un enorme messaggio di uguaglianza e speranza.

Così scriveva Claudio Arrigoni nel suo “Ribelli. Personaggi e storie della Paralimpiade” (Corriere della Sera- Buone Notizie): “E’ la Paralimpiade, dove è meglio lasciare da parte l’opinione comune e non farsi sorprendere. Poi si smetterà di farlo. I campioni non hanno un “para” o una “o” davanti, non servono aggettivi a identificarli: lo sport è uno e uno solo. E chiunque conosce lo sport paralimpico lo sa. Anche a Tokyo sarà, ancora una volta, così. Chi vuole capire capirà tutte le risposte” (pg. 51).
A Tokyo è accaduto davvero e finalmente hanno dovuto accorgersene tutti e le prime pagine di oggi sono davvero un pezzo di storia e di civiltà.
Grazie a tutti i nostri atleti, agli allenatori, ai dirigenti, Luca Pancalli presidente CIP su tutti, grazie a coloro che in questi anni hanno tenacemente creduto nello sport paralimpico.
Non è una fine quella di oggi a Tokyo, ma può essere l’inizio di un mondo più giusto, ha chiosato Claudio Arrigoni alla fine della cerimonia di chiusura, commentata con Luca Di Bella sulla Rai e appena conlusa. Chiudo queste brevi e insufficienti note di ringraziamento e plauso rubando ancora le sue parole dal libro: “ Sono i fenomeni della paralimpiade, pronti, ancora una volta, a mostrare che sono le differenze a rendere il mondo meraviglioso” (Ivi, pg. 53).

P.S.
A proposito di diversità, avete visto l’atleta quarta classificata nei 100 metri T63? La foto che ho ripreso dal sito del CIP è una sorta di manifesto involontario di come le differenze possano non essere ostacoli, ma opportunità.

Un commento su “Un giorno speciale grazie allo sport di tutti

  1. Luigi Massari

    e pensare che ancora oggi (anche in rappresentanti politici che si presentano alle elezioni amministrative) c’è qualcuno che va dicendo: “i disabili li trasportiamo a parte”.
    Questo mi è capitato di sentire, e contrastare, nelle mie esperienze nel settore dei trasporti e della mobilità.

    Tutte le persone che hanno qualche problema fisico, più o meno evidente, compiono più sforzi per raggiungere il livello dei cosiddetti “normali” (normodotati). In molti, politici e tecnici, non riescono a capirlo (o non vogliono capirlo) e di conseguenza prendono decisioni penalizzanti per tutte queste persone, che faticano per raggiungere in tempi brevi quanto richiesto dai “decisori”.
    Tutte le scelte, in ogni settore della vita cittadina, devono guardare a tutte le persone, altrimenti ci si riempie la bocca di inclusione senza neppure conoscerne il significato.

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