Ginettaccio Bartali avrebbe detto: “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.
Il bando per i centri estivi di Regione Lombardia è stato annullato e comuni, oratori e altre realtà che hanno già aperto le proprie attività per i ragazzi dovranno ripresentare la richiesta di contributo.
La Giunta prende atto delle “anomalie/disfunzioni che si sono riscontrate nella gestione dell’accoglimento delle domande nel sistema informativo presentate da parte degli enti, comuni o enti capofila di Ambito, come dichiarato dalla società ARIA s.p.a.” e chiede alla Direzione Generale Famiglia di emanare “un nuovo avviso pubblico rivolto a Comuni/Ambiti territoriali”.
Vista la grande richiesta (oltre 600 domande) la Giunta ha deciso di aumentare e risorse da 10 a 13 milioni. Ha tanto il sapore di un piccolo risarcimento per la clamorosa topica presa, ancora una volta, da Aria spa.
Non una gran figura da parte di Regione Lombardia.
Vedremo se l’efficiente ufficio stampa della Giunta riuscirà a coprire l’infortunio e a comunicare la delibera come un segno di attenzione ai centri estivi per l’aumento delle risorse.
Allego la delibera, in attesa della pubblicazione del nuovo bando.
Centri estivi: “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.
15 Giugno 2021 di fabio pizzul
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