La vita di chi ha un codice fiscale identico a quello di un altro cittadini è complicatissima: risulta impossibile accedere ai servizi on-line e svolgere operazioni che sono banali per qualsiasi altro cittadini. E’ il fenomeno della cosiddetta omocodia, che impedisce anche la prenotazione dei vaccini anti-Covid attraverso la piattaforma di Poste. Grazie a una proposta che ho presentato oggi in Consiglio regionale.
Il Consiglio, approvando all’unanimità il mio ordine del giorno alla Legge di Semplificazione, ha impegnato la Giunta a rimuovere gli ostacoli alle prenotazione dei vaccini per i cittadini con lo stesso codice fiscale. Alcune persone, 50 mila in Italia, hanno dati anagrafici identici (stesso nome e stessa data di nascita) e quindi lo stesso codice fiscale (omocodia), il che comporta frequenti disagi quando si deve avviare una pratica pubblica o privata che ne richieda l’utilizzo. Un esempio per tutti? La prenotazione del vaccino anticovid che, per gli omocodi ha presentato serie difficoltà.
Per questo oggi in aula ho chiesto l’impegno della giunta a garantire i diritti digitali degli omocodi. Innanzitutto eliminando gli ostacoli alle prenotazioni al vaccino anticovid.
Essenziale, inoltre, adoperarsi, anche presso il Governo, perché agisca in modo che chi ha lo stesso codice fiscale non incontri più problemi d’accesso alle piattaforme pubbliche e private, creare una struttura in Lombardia che assista coloro che si scontrano con il problema e adoperarsi nel supportare dal punto di vista legale coloro che si sono visti negati un diritto (un servizio o un’opportunità) per i problemi di codice fiscale.
Tecnicamente non esistono persone con codice fiscale identico a quello di un altro cittadino.
Esistono persone per cui il CALCOLO del codice fiscale risulta identico a quello di un altro.
In tal caso vengono sostituite alcune posizioni (non ricordo se lettere o cifre o entrambi) secondo delle regole specifiche, e viene assegnato un codice fiscale valido diverso da quello che verrebbe calcolato in automatico.
Il problema sorge quando i software di validazione del codice fiscale non sono in grado di validare correttamente le omocodie. È un problema esistente da diversi anni (mi trovai ad affrontarlo circa una decina di anni fa) e ad oggi tutti i software che effettuano validazione del codice fiscale dovrebbero essere in grado di gestire le omocodie (e non è difficile, proprio per niente).
Se non è così significa che chi fornisce il servizio è un incompetente, o che il cittadino non utilizza il codice fiscale corretto rilasciato e certificato dall’Agenzia delle Entrate.
Grazie e buona giornata 😉
Tecnicamente non esistono persone con codice fiscale identico a quello di un altro cittadino. non e’ un affermazione giusta. mio figlio e’ nato il 19 marzo 1993 a varese e nello stesso momento stesso giorno stesso ospedale e’ nato un altro bambino con lo stesso cognome al quale e’ stato dato lo stesso nome di mio figlio. quindi…..stesso nome stesso cognome stessa citta’ e stesso giorno. risultatocodice fiscale identico.
Il codice fiscale che viene assegnato agli omocodici in genere contiene una lettera al posto di un numero. La stragrande maggioranza dei servizi digitali viene creata senza che sia contemplata questa possibilità, che per quanto banale possa essere viene implementata dai tecnici informatici solo su richiesta dei malcapitati, con procedure che permettono la segnalazione solo attraverso format preimpostati a tendina. Il tutto si traduce in costi di tempo e di denaro per gli utenti e per le amministrazioni stesse. E talvolta non se ne viene a capo comunque. Ho conoscenza diretta di moltissimi esempi. Un ingente costo burocratico che riguarda una minoranza in continua crescita e che richiederebbe di essere finalmente affrontata a livello generale. Bene che qualcuno se ne occupi, era ora!