Oggi si aprono ufficialmente le iscrizioni per il vaccino anche per i docenti delle scuole paritarie. Non ho usato a caso l’avverbio, perché l’ormai mitico portale regionale, in realtà, consentiva di iscriversi anche nei giorni scorsi.
A quanto pare, bastava spuntare la casella priorità insegnanti per venire tranquillamente registrati ed essere messi in coda per ricevere la prenotazione per la vaccinazione. Non era neppure necessario inserire la scuola in cui si presta servizio (il campo era facoltativo) e l’indicazione di codice fiscale e ultime cifre della tessera sanitaria non rappresentava un filtro reale per vedere accettata o meno la registrazione.
Ho raccolto diverse testimonianze di insegnanti di scuola paritaria che si sono registrati senza alcun problema, in barba al fatto che Aria dovesse ancora inserire gli elenchi forniti dalle scuole. Vi dirò di più: alcuni non insegnanti si sarebbero registrati semplicemente spuntando la casella priorità. L’attivazione di questa escludeva automaticamente la necessità di inserire l’età, da qui la confusione di cui vi ho già raccontato riguardo gli appuntamenti indicati a insegnanti over 65 che, fino a ieri, non potevano essere vaccinati con Astra Zeneca.
Possibile che ogni giorno si scopra un’ulteriore falla nel sistema di prenotazione?
Non sarebbe stato più logico (e forse più semplice) aprire la registrazione solo sulla base dei quantitativi effettivamente disponibili di vaccino o, ancora, chiamare nominalmente anziani e personale della scuola sulla base delle disponibilità? Non stiamo parlando, al momento di milioni di dosi somministrate, ma di poche migliaia, almeno per le categorie citate.
La confusione continua.