L’annuncio tardivo dello stop degli impianti da sci anche oltre il 15 febbraio ha creato rabbia e sconforto negli operatori della montagna. Il Governo ha tardato troppo nel comunicare lo stop, quando ormai i gestori avevano speso molti soldi per preparare le piste, così come bar e ristoranti avevano fatto le scorte necessarie. La Lombardia, da parte sua, aveva annunciato l’apertura delle piste con grande leggerezza e senza un vero accordo con il governo. La salute deve stare al primo posto, ma ora tutti si impegnino per garantire alla montagna ristori e indennizzi.
Mi chiedo, non sarebbe piu’ buona cosa mettere una postilla sui comunicati di future aperture : ” fatto salvo eventuale peggioramento della pandemia”