Cercasi piano vaccinale lombardo

8 Febbraio 2021 di fabio pizzul

Altro che modello Lombardia per il piano di vaccinazione anti-Covid: almeno 10 regioni stanno già prendendo le prenotazioni per i cittadini over 80 e ci sono regioni come il Lazio che sono già partite con la somministrazione della prima dose. In Lombardia i cittadini stanno chiamando i centralini degli ospedali e delle ATS per sapere come e quando saranno vaccinati e per loro non c`è nessuna risposta. Quando verranno contattate le persone e come faranno a prenotarsi? Non si sa.
Proviamo a capire che cosa sta succedendo, nella speranza che le domande che in molti si stanno facendo riguardo l’efficacia di un piano vaccinale che è ancora ai preliminari possano presto trovare risposte credibili.

Regione Lombardia pare ancora una volta in ritardo e Guido Bertolaso, definito pomposamente supercommissario per la campagna vaccinale, risulta essere solo un consulente e non ha poteri. Il rischio è che il piano logistico debba fare i conti con procedure e bandi che potrebbero richiedere settimane e non certo ore, in mancanza di poteri commissariali.
Entrando nel merito, quanto immaginato da Bertolaso e Moratti può, forse, avere qualche prospettiva di riuscita nelle città, ma non certo sulle aree periferiche, dove bisogna puntare sulla capillarità dei punti di somministrazione. Da parte della regione si critica il progetto nazionale delle primule, ma si rischia di prevedere realizzazioni materiali che avranno bisogno di procedure, di gare, di opere tecniche che è impensabile siano concluse in pochi giorni.
A questo si aggiunge anche il fatto che la seconda fase, quella dedicata agli over 80 non potrà vedere l’utilizzo del vaccino Astra Zeneca, molto più semplice da conservare, ma non consigliato per gli over 55. Si  dovrà probabilmente utilizzare il vaccino Pfizer, che deve essere conservato a oltre 70 gradi sotto zero e iniettato in meno di sei ore dopo lo scongelamento. Il vaccino Moderna prevede una procedura più semplice, ma il numero di dosi in arrivo non pare sufficiente.
Molti punti interrogativi, dunque, per un piano vaccinale che dovrebbe partire con le somministrazioni massive giù a metà mese e che vede la Lombardia ancora ferma alla fase degli annunci e delle recriminazioni.
Spero davvero che nei prossimi giorni ci possa essere uno scatto deciso da parte della regione, ma perché questo accada ci vuole concretezza e umiltà: non basta annunciare che tutti i lombardi saranno vaccinati entro fine giugno per far sì che questo accada.

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