La sferzata del presidente

3 Febbraio 2021 di fabio pizzul

La convocazione per le 12 di Mario Draghi al Quirinale rappresenta una cesura netta per la politica italiana.
Il presidente della Repubblica Mattarella ha preso atto dell’impossibilità di avere una maggioranza politica in Parlamento.
In condizioni ordinarie, questa constatazione avrebbe dato il via libera alle elezioni anticipate, ma il Presidente della Repubblica ha spiegato ieri agli italiani che non ci troviamo in condizioni normali. Temo che i partiti non lo avessero capito, o meglio, questo è quello di cui è ormai convinto Mattarella che ha sintetizzato il suo pensiero in una frase che suona come una sonora bocciatura per i protagonisti dell’attuale fase politica italiana:
Avverto, pertanto, il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un Governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica”.
Le parole “governo di alto profilo” suonano come una durissima sferzata ai governi che hanno caratterizzato i primi tre anni di questa complicata legislatura.
Il compito di Mario Draghi che oggi, salvo clamorose sorprese, riceverà dal presidente Mattarella l’incarico di formare un nuovo governo, non sarà facile, ha come orizzonte l’Europa e come obiettivo implicito il superamento della nefasta stagione degli opposti populismi.
I partiti saranno all’altezza di questa sfida?
Personalmente non so rispondere e vi lascio alla lettura o, se preferite, all’ascolto del discorso che il Presidente Mattarella ieri sera ha rivolto a tutti gli italiani.

Il testo della dichiarazione del Presidente della Repubblica dopo il fallimento dell’incarico esplorativo del presidente della Camera Roberto Fico.

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