Ristoratori che protestano servendo pasti ai tavoli fuori dalle regole, studenti che occupano le scuole… Non bastano questi segnali per capire che non è il momento di fare polemiche, ma quello di rimboccarsi le maniche per dare risposte concrete a chi chiede di sapere se e come potrà svolgere le sue attività?
Ho sentito il presidente Fontana parlare di zona rossa come punizione per la Lombardia. Ma come si può dire una cosa del genere? Pensa forse, il presidente, che i tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità abbiano come massima aspirazione quella di penalizzare i lombardi o di mettere in difficoltà chi governa la Lombardia? Non usciremo certo da questa crisi pandemica cambiando i parametri o lamentandoci perché il governo (a patto che ce ne sia ancora uno) è brutto e cattivo.
Riportiamo tutti gli studenti a scuola garantendo tutta la sicurezza necessaria e proviamo a inventare delle regole ancora più chiare perché i ristoratori possano lavorare. Su questo fronte siamo pronti a collaborare e anche a entrare in dialettica con Roma, ma a Palazzo Lombardia la cosa non sembra interessare.
Parlare di zona rossa come punizione per la Lombardia è del tutto fuori luogo e rischia solo di alimentare la tensione sociale. Chiediamoci piuttosto perché la Lombardia è ancora una zona ad alto rischio di contagio. Il problema non è il Governo ma il Covid e il modo in cui lo si è affrontato: se la Lombardia è di nuovo in sofferenza la giunta Fontana si dovrebbe fare qualche domanda. E’ forse un caso che Salvini abbia deciso di commissariare la Regione e cambiare l’assessore alla sanità? La neoassessora Moratti, in carica da meno di una settimana, ha detto che bisogna cambiare radicalmente l’attuale sistema sanitario regionale: Fontana la ascolti e avanzi qualche proposta, anziché lamentarsi e accusare il Governo per pararsi dalle proprie responsabilità. La Giunta regionale, anziché invocare un cambio dei parametri, si dia da fare per garantire che le attività consentite siano davvero svolte nella massima sicurezza. La collocazione in una zona piuttosto che in un’altra non è un premio o una punizione, ma la fotografia di quella che è la situazione dell’epidemia e in Lombardia, purtroppo, non è rassicurante.
Fabio, hai perfettamente ragione. Spero che questo sia il primo mandato a Fontana e non ve ne sia. un secondo… E non spero nemmeno molto nella dottoressa Moratti, visti i risultati del suo essere sindaco di Milano.