Una Ungleichzeitigkeit rovesciata

16 Dicembre 2020 di fabio pizzul

Claudio Magris, uno dei miei autori preferiti, in “Danubio”, come ha ricordato anche in un dialogo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte su “La Lettura”, riprende un concetto di Ernst Bloch – la Ungleichzeitigkeit, ovvero la non-contemporaneità, la non-simultaneità – e nel considerarlo come una delle chiavi della storia della politica – Magris evidenzia come i «fremiti di futuro» siano fondamentali, fremiti “che ci sono anche in quel passato che non ha avuto modo di sviluppare i semi che racchiudeva e non è detto siano morti”. Nel passato e nel presente, anche in questi mesi pesanti e inediti che stiamo vivendo, c’è “qualche cosa che la terra e il tempo possono conservare e fare rispuntare in un qualsiasi momento”. Questo bilancio ha una Ungleichzeitigkeit rovesciata, ovvero piuttosto che raccogliere i semi di futuro che anche questo drammatico periodo ci ha proposto, continua a guardare indietro e apposta consistenti investimenti su progetti e piani che non sono più contemporanei, ma si rivolgono al passato.

Tutto il percorso che l’Europa, finalmente risvegliatasi dal sonno burocratico, ci propone è nell’alveo della transizione ecologica e della digitalizzazione e tutti i progetti devono essere coerenti con il principio comunitario del do not substantially harm, ovvero devono registrare progressi sostanziali in almeno uno dei sei domini ambientali (mitigazione e adattamento climatico, riduzione dell’inquinamento, economia circolare, tutela della biodiversità, gestione delle risorse idriche) o, quantomeno, non fare danni.

Quello di cui ora abbiamo bisogno è un percorso partecipato di intelligenza collettiva dove ciascuno di questi capitoli venga realizzato in modo efficace.
Non è quello che vediamo in questo bilancio che non si occupa di futuro e, anzi, non riesce neppure a dare le risposte urgenti sul fronte sanitario di cui la Lombardia ha bisogno.
Noi, come PD, abbiamo tentato di fare proposte per rendere questo bilancio degno di un anno impegnativo e, ci auguriamo, straordinario per l’uscita dalla crisi sanitaria ed economica quale deve essere il 2021.
Il bilancio che arriva in aula oggi non propone nulla di tutto questo, proveremo come PD a dare una svolta con le nostre proposte, vedremo che cosa accadrà e se quest’aula vorrà riportare la Ungleichzeitigkeit alla sua corretta direzione temporale, ovvero il futuro.

Quello che avete avuto la pazienza di leggere è il testo del mio intervento oggi in aula sul Bilancio di previsione per il 2021 di Regione Lombardia.

Un commento su “Una Ungleichzeitigkeit rovesciata

  1. Luigi Massari

    il bilancio non si occupa di futuro?
    E la tanto decantata “partecipazione” collettiva? In questo periodo di pandemia, ancora più che in passato, ho letto ed ascoltato numerosi appelli alla “partecipazione”, ma tolto le mie scelte private individuali (che sono comunque rivolte ad un collettivo silente ma molto presente nella realtà), né lo Stato, né la Regione, né il Comune hanno risposto o tenuto conto delle osservazioni e proposte.
    Abbiamo anche noi una “visione” del futuro?

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