Tra i cittadini lombarda c’è grande disappunto per la difficoltà a vaccinarsi contro l’influenza. Molti sono riusciti ad ottenere il vaccino, ma molti altri non sono ancora riusciti nell’impresa.
I problemi, come ho già avuto modo di raccontare, sono stati molti, sia in fase di approvvigionamento sia in fase di distribuzione. La storia di oggi, forse un po’ tecnica, arriva dai medici di base valtellinesi.
I medici di medicina generale (MMG) dell’ATS della montagna hanno ricevuto questa comunicazione:
“In merito alla vaccinazione degli assistiti OVER 65 con il vaccino FLUAD, con la presente si chiede cortesemente di rendicontare immediatamente tutte le vaccinazioni effettuate, affinchè Regione Lombardia possa avere la situazione aggiornata della copertura vaccinale effettuata.
Non programmare sedute vaccinali per la somministrazione di FLUAD per OVER 65, senza prima accertarsi della data effettiva di consegna vaccini previsti nella seconda tranche. A tal proposito si segnala che siamo in attesa di notizie da Regione Lombardia sulla data presunta di inizio prenotazione in farmacia.
Preso atto della carenza di vaccini presso gli ambulatori vaccinali delle ASST presenti sul territorio e che molti colleghi hanno segnalato l’elevata richiesta di effettuazione di vaccino per gli OVER 65, si chiede cortesemente, non appena disponibili, di prenotare tutte le dosi attribuite ed effettuare le vaccinazioni, evitando così il dirottamento di assistiti verso le ASST”.
Tradotto, significa che tutti coloro che hanno vaccinato gli over 65 con il FLUAD, ovvero un vaccino universale (somministrabile a prescindere dall’età), potrebbero essere in difficoltà nel garantire a vaccinazione ai loro pazienti under 65, perché su di loro non possono essere utilizzati i vaccini consegnati in questi giorni e riservati agli over65. Possibile che alle ATS non fosse venuto in mente di raccomandare prima l’utilizzo dei vaccini FLUAD solo per gli under 65? Raccomandare a posteriori di rendicontare le vaccinazioni effettuate non fa altro che esplicitare le difficoltà di questa campagna.
Proprio oggi, poi, è giunta notizia del bocco del sistema informatico “webcare webdpc” delle farmacie per un aggiornamento dal 25 al 30 novembre. Il sistema è quello che garantisce la possibilità di prenotare anche i vaccini antinfluenzali. Ma era proprio necessario programmare questa manutenzione nel pieno della campagna vaccinale? Molti medici hanno visto questa operazione come una specie di presa in giro. I vaccini antinfluenzali, anche se in enorme ritardo, stanno arrivando, ma la loro distribuzione non è stata gestita in maniera adeguata. Temo che questo porterà, alla fine della campagna, addirittura ad avanzare vaccini e ad avere cittadini che, scoraggiati, non lo avranno effettuato.