Un lancio dell’agenzia di stampa ASKA news ieri annunciava un vertice di maggioranza in Lombardia con all’ordine del giorno il rimpasto di Giunta.
Ecco il testo dell’agenzia:
Venerdì 13 novembre i leader del centrodestra della Lombardia si incontreranno al Pirellone per un vertice di maggioranza. All’ordine del giorno ci sarà la valutazione di un rimpasto in giunta. Lo apprende askanews da fonti qualificate. Alla riunione, in agenda per ora alle 14.30, parteciperanno i capigruppo dei partiti di maggioranza e i coordinatori regionali di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
A chiedere a gran voce il summit sarebbe stata la Lega che è sempre più scontenta dell’operato dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, fin dal primo lockdown. Ora, alla luce dei nuovi blocchi e del caos vaccini, i leghisti puntano a far pressioni sul governatore Attilio Fontana, coinvolgendo anche gli altri soci di maggioranza. L’obiettivo del Carroccio è “un rimpasto o quantomeno affiancare Gallera, non per forza con un leghista”.
Questa mattina, diversi giornali ipotizzano il ritorno in regione del supertecnico dell’era Formigoni Carlo Lucchina per affiancare l’attuale DG Marco Trivelli nel difficile compito di raddrizzare la sghemba gestione regionale della pandemia.
Non so che cosa deciderà di fare il presidente Fontana, ma credo che sia necessario prendere atto dell’inadeguatezza di questa squadra di governo della Lombardia.
Non sarà certo un’eventuale defenestrazione dell’assessore Gallera a risollevare le sorti dell’amministrazione Fontana.
Parlare di dimissioni nel pieno della seconda ondata mi pare non realistico. Superata questa emergenza, l’idea di tornare alle urne nella prossima primavera per dare ai lombardi la possibilità di decidere come ripartire dopo questa stagione da superare al più presto, credo non sia poi così campata per aria.
Fossi in Fontana e nella Lega farei una bella riflessione su questo.
Resta il problema di chi votare: fra sprovveduti, logorroici e inadeguati, non si saprebbe chi scegliere.
Pierluca Meregalli
Facciamo un passo alla volta.
se il rimpasto è in cucina, potrebbe uscire un prodotto migliore ……
se il rimpasto è rimescolare le carte, i soggetti sono sempre gli stessi in posti diversi ……..
Gent. dr. Pizzul penso che l’attività dell’ opposizione sia quella di segnalare le criticità della maggioranza ma anche quella di fare proposte alternative. Sia a livello nazionale come a livello locale. La sanità lombarda (che è la maggiore attività della Regione) è ormai in stato confusionale e oltre alla linea del Piave rappresentata dagli ospedali tutto quello che stava prima (sanità territoriale, medici di famiglia, etc.) è stato ormai travolto come in una tragica Caporetto. Bisogna ricostruire con idee e proposte nuove da elaborare adesso per poi proporle appena la pandemia avrà mollato la presa. senza però fare l’errore di affidarsi ai “soli nomi” della sanità che vanno sui giornali o in televisione e che ormai ripetono da tempo (troppo) le stesse cose (con le conseguenze che sono sotto i nostri occhi). Bisogna andare oltre, costruire gruppi di lavoro sul campo con persone che sanno di cosa si sta parlando per averle sperimentate sulla propria pelle. Un laboratorio di proposte ed idee per la Sanità lombarda al quale l’opposizione (il PD) può e deve dare il suo supporto nella costruzione. Magari senza metterci direttamente il cappello in modo da attrarre da più parti la qualità che in Lombardia esiste ma che in queste ore sta soffrendo vedendo l’approssimazione di certi dirigenti regionali. Uno sforzo per quella “politica per il bene comune” che deve essere l’asse portante della ricostruzione di questo paese. Grazie per l’attenzione.