I contagi si diffondono sempre più e gli ospedali, soprattutto a Milano e in Brianza, sono in affanno. Si moltiplicano, però, anche le situazioni di isolamento domiciliare che richiedono di essere seguite da un’assistenza medica. I medici di famiglia, nonostante il loro impegno, non sempre hanno gli strumenti e le collaborazioni necessarie per farlo.
La storia di oggi ci porta a Milano.
Il signor P. ospita in casa sua madre di 94 anni, una donna parzialmente autosufficiente che P. è riuscito a gestire negli ultimi anni con l’ausilio di una badante.
Qualche giorno fa la madre del signor P. scopre di avere sintomi compatibili con il Covid e il medico curante le consiglia di rimanere al suo domicilio anche per evitare che, andando in pronto soccorso, finisca in chissà quale ospedale. Nei giorni successivi i sintomi compaiono anche a P. ed è altamente probabile che entrambi abbiano contratto Covid-19. In via precauzionale, la badante interrompe il suo servizio e P. si trova molto in difficoltà a gestire la mamma, tenendo anche conto del fatto che il quadro clinico della signora si sta aggravando e compare anche una leggera insufficienza respiratoria. Il medico curante continua a consigliare di tenere a casa la signora e tenta di attivare il servizio Covid domiciliare attraverso l’apposito portale che l’ATS ha indicato come unica via per ottenere i servizi domiciliari. Il medico, purtroppo, non riesce a venire a capo della procedura e il signor P. e la madre risultano tutt’ora in attesa di un’assistenza. La situazione rischia davvero di diventare ingestibile un po’ perché P. fa una gran fatica a garantire alla madre tutte le cure che prima assicurava con l’aiuto della badante, un po’ perché le condizioni della signora novantaquattrenne continuano a essere preoccupanti. P. intende provare a resistere per evitare che la madre sia ricoverata chissà dove, sempre ammesso che un ospedale abbia posto per un’anziana così avanti negli anni, ma le sue forze fisiche e morali si stanno fiaccando.
Temo che non sia una situazione isolata e spero che l’ATS, che ho sollecitato al proposito tramite la struttura dell’assessore Gallera, possa intervenire al più presto per far sì che il portale garantisca assistenza puntuale e tempestiva ai medici di base.