E’ fondamentale rafforzare il confronto istituzionale sul Recovery Fund, che a me piace chiamare Next Generation UE: entro la fine dell’anno il Parlamento Europeo concluderà il percorso di condivisione con Consiglio Europeo e Commissione ed è importante che tutti i livelli istituzionali possano essere aggiornati e pronti a dare il loro contributo. Una riflessione condivisa con l’europarlamentare Irene Tinagli.
Lo abbiamo sottolineato oggi con la presidente della Commissione Econ del Parlamento Europeo Irene Tinagli nel corso di un intervento al Forum sull’emergenza Covid organizzato da CNA Lombardia.
Per l’utilizzo degli ingenti fondi europei sarà necessario che ogni paese presenti progetti precisi e credibili che vadano a cogliere le priorità delineate a livello europeo. Le regioni devono definire priorità strategiche da inserire all’interno del piano nazionale che dovrà essere presentato già nei primi mesi del 2021 a Bruxelles. E’ importante che la Lombardia promuova un confronto diffuso con le realtà economiche e sociali per definire progetti strategici che possano attirare in regione fondi significativi. E’ urgente farlo fin da ora.
Il Recovery Fund è un’occasione straordinaria che non può essere dispersa in mille rivoli. Regione Lombardia ha scelto di distribuire sul territorio risorse proprie per investimenti utili, ma molto frammentati e senza adeguate scelte strategiche. Per le risorse del Recovery Fund non si può agire in questo modo, ma serve una grande condivisione tra i diversi livelli istituzionali. Pensare che ciascuno possa difendere i propri interessi da solo è illusorio, così come credere che la Giunta regionale basti a se stessa nel delineare le linee strategiche per l’utilizzo dei fondi europei.
Nei prossimi giorni continuerà il dialogo con Irene Tinagli per chiarire quali possibilità offre Next Generation UE all’Italia e alla Lombardia e per costruire proposte solide, innovative e sostenibili da inserire nella progettualità italiana.
Credo che si debba puntare su progetti capaci di cambiare il volto economico e sociale delle nostre zone, favorendo le infrastrutture digitali e la mobilità sostenibile. In quest’ottica, solo per fare un esempio, insisterò perché tra le opere finanziate con i fondi Next Generation possa rientrare anche il prolungamento della MM2 verso Vimercate per dotare di un’infrastruttura di trasporto sostenibile una zona di accesso a Milano che non può, al momento, contare che su infrastrutture di carattere stradale.