Storie di Covid #11: I vaccini del desiderio

2 Novembre 2020 di fabio pizzul

Sui vaccini antinfluenzale in Lombardia si è aperto un grande dibattito. L’assessore al welfare Gallera assicura che la regione ha acquistato tutte le dosi necessarie, ma i medici di base, le farmacie e molti cittadini si lamentano del contrario. Le procedure di acquisto da parte della centrale regionale acquisti, Aria, sono state molto problematiche, al punto che ci sono volute ben 11 gare, l’ultima bandita lo scorso 28 ottobre, e il prezzo medio di acquisto è stato anche di 5 volte superiore rispetto a quello di altre regioni.
Non mi addentro oltre sulle vicende “ariose” (nel senso di Aria) e vi racconto una, anzi due storie sui vaccini.

La prima arriva dall’hinterland milanese.
Due novembre. Una cittadina chiama il centro medico che associa il medico di base di sua madre (ultraottantenne) e altri MMG chiedendo di poter prenotare il vaccino antinfluenzale. La segretaria del centro medico le comunica con la dovuta cortesia che le prime dosi di vaccino potrebbero arrivare dopo il 15 novembre, precisa di non essere in grado di sapere con certezza quante ne arriveranno e invita la sua interlocutrice a ricontattare il centro medico dopo quella data. Vi lascio immaginare l’ansia della signore ultraottantenne che, ascoltando le raccomandazioni che giungono da ogni dove, si era premurata di chiedere alla figlia di prenotarle la vaccinazione e ora si sente tradita e abbandonata dal servizio sanitario.
Credo che di storie come questa sia, purtroppo, piena la Lombardia.

La seconda storia viene dal lecchese. Sempre il due novembre le farmacie avrebbero dovuto ricevere i vaccini da distribuire ai medici di medicina generale della zona sulla base delle prenotazioni effettuate qualche settimana prima. Sarebbero dovuti arrivare 20 vaccini per ciascun medico, secondo la programmazione che prevedeva la consegna, tra metà ottobre e metà novembre, di 30 vaccini per le prime due settimane e 20 per le successive. E’ bene ricordare che, in media, ogni medico ne aveva prenotati tra i 300 e i 400, ma regione, per il momento, era in grado di garantirne solo 100.
Le farmacie del lecchese, il fatidico 2 novembre, non hanno però ricevuto alcun vaccino, lasciando a bocca asciutta i già spazientiti medici di base che hanno un bel daffare a tenere buoni i propri assistiti.
Perché mai non sono arrivati gli agognati vaccini?
La motivazione ufficiale di Regione Lombardia è la seguente: nella giornata di venerdì 30 ottobre si è verificato un blocco del sistema informatico che ha causato un ritardo nella distribuzione dei vaccini.
Mi auguro che le consegne vengano presto recuperate, ma se ci si mettono anche i blocchi informatici, l’autunno si annuncia davvero complicato…

2 commenti su “Storie di Covid #11: I vaccini del desiderio

  1. Alberto Della Torre

    Confermo che ad oggi per lo meno a Milano è impossibile prenotare un vaccino antiinfluenzale anche per categorie a rischio e oversettantenni. Il medico di famiglia per il momento non é in grado di prendere prenotazioni. Stamattina gia dalle 8 ho provato a prenotare un vaccino per Milano tramite il portale della regione. Non c’era alcuna disponibilità. Ho provato con il numero verde della regione. Appena si digitava il codice per la prenotazione del vaccino dava subito occupato. È andata avanti cosi sino all’ora di pranzo. Subito dopo pranzo ho riprovato e sono riuscito a parlare cin il call center che, dopo avermi chiesto i dati personali mi avvertiva che al momento a Milano non c’era alcuna disponibilità, invitandomi a richiamare. Sono senza parole.

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  2. Roberto Baroni

    Confermo, oggi 3/11/20 ho chiesto al mio medico curante di poter essere vaccinato, mi ho detto che per ora non può farmi il vaccino antiinfluenzale perchè non disponibili.
    Roberto 66 anni

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