Storie di Covid #7 – Il tampone della signora V.

26 Ottobre 2020 di fabio pizzul

Il tampone per molti sta diventando quasi un miraggio, per altri una minaccia.
Oggi vi propongo la storia di una donna che rischia di rimanere in un isolamento prolungato per un tampone che hanno voluto farle a tutti i costi, ma che era evidentemente inutile e, addirittura, controproducente.

La signora V., in presenza di alcuni sintomi influenzali, riesce a sottoporsi a un tampone antigenico (rapido) garantito dal proprio welfare aziendale. Il tampone risulta positivo. Con senso di responsabilità, anche se non ancora costretta a farlo, si pone in autoisolamento; sempre con il canale precedente, effettua il tampone molecolare che, dopo qualche giorno conferma la positività. A questo punto comunica al proprio medico di base l’esito del tampone molecolare e l’ATS la pone in isolamento fiduciario.
Le regole prevedono che, per poter terminare l’isolamento, si possa effettuare un tampone tra il 7° e il 10° giorno dall’inizio dell’isolamento e raccomandano che lo si faccia solo qualora i sintomi della malattia siano cessati. La signora V. comunica all’ATS di avere ancora dei sintomi, ma questa non se ne dà per intesa e la convoca ugualmente per effettuare il tampone che, naturalmente, si rivela positivo. A questo punto, ricomincia il conteggio dei giorni e la signora V. ha di fronte a sé altri 14 giorni di isolamento, che possono limitarsi a 10 con un eventuale tampone negativo.
Bell’affare!
Vi siete persi? Anch’io!
Rimane il fatto che i tamponi sono effettuati in modo convulso e disordinato.
Vi basti pensare che un tampone può essere effettuato in una struttura privata se richiesto tramite una società o un’azienda (è il caso di welfare aziendale cui facevo cenno), ma non da un singolo cittadino.
Per di più l’esito del tampone effettuato privatamente non sempre viene considerato valido dall’ATS di riferimento.
Ho segnalato più volte queste incongruenze assieme ad altri consiglieri regionali.
Pare che in settimana arrivi un provvedimento di Giunta che chiarirà la vicenda tamponi e privati.
Speriamo sia chiaro e risolutivo.
Ah, dimenticavo, in bocca al lupo alla signora V.

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