Finalmente al via la commissione d’inchiesta

21 Settembre 2020 di fabio pizzul

Parte la Commissione d’inchiesta su Covid-19 in Lombardia.
Dopo mesi di attesa, oggi è stato finalmente eletto il presidente e la maggioranza si è fatta una ragione della necessità di dare il via libera a una commissione che deve tentare di fare chiarezza su quanto è successo nei duri mesi della pandemia.
Un grande augurio di buon lavoro al neo presidente Gianni Girelli.
Non sono mancate però sorprese e atteggiamenti discutibili da parte della maggioranza.

Gianni Girelli (PD) è stato eletto con 43 voti, rispetto ai 41 necessari.
Una prima sorpresa è rappresentata da 8 voti andati a un’altra consigliera PD, Carmela Rozza. Operazione di disturbo di una parte della maggioranza o altro? Il segreto dell’urna custodisce un mistero che i corridoi del Pirellone, probabilmente, sveleranno a breve. Poco male. L’importante è che si possa partire con i lavori della commissione.
Nessuna sorpresa per la vicepresidenza, ruolo in cui è stato confermato il forzista Mauro Piazza che, con 52 voti, ha raccolto anche diversi consensi della minoranza.
Pessimo segnale, invece, sul fronte della segreteria della commissione, che la prassi e il bon ton istituzionale vorrebbe toccare alla minoranza. Con grande arroganza, la Lega ha proposto il nome di Marco Mariani, che è stato eletto con 37 voti contro i 25 di Michele Usuelli (+Europa) che era stato indicato unitariamente dalle minoranze.
Un brutto segnale, dicevo, perché dà l’impressione che la maggioranza voglia controllare l’ufficio di presidenza di una commissione che dovrebbe avere la garanzia di poter acquisire tutti i documenti necessari, interpellare chiunque sia informato sui fatti e giungere a giudizi istituzionalmente equilibrati.
Riguardo le intenzioni e la correttezza del presidente Girelli, non ho alcun dubbio, su quelle della maggioranza, ora, ho ancora più dubbi di prima.

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