Qualcosa si muove nella sanità lombarda. Grazie alle insistenze del PD, la maggioranza ha convinto la giunta a tornare sui suoi passi e a correggere la rotta su alcune delle partite più importanti della gestione dell’emergenza Covid-19. Oggi il Consiglio regionale ha approvato due mozioni proposte dal PD da ormai qualche settimana. Le trattative sono state laboriose, ma l’indicazione dell’assemblea regionale è chiara: serve un cambio di passo nella gestione della medicina di territorio e va corretta la strategia su test sierologici e tamponi.
Mi limito, in questa sede, a sottolineare due risultati che mi paiono degni di nota.
La Giunta ha l’impegno di rendere “la vaccinazione anti-influenzale obbligatoria per i cittadini over 65, le categorie fragili e gli insegnanti, così da ridurre i fattori confondenti per il Covid-19 in presenza di sintomi analoghi. provvedendo all’immediato approvvigionamento” dei vaccini. Un passo importante per una regione che nella campagna vaccinale si è fermata al 48% di over 65 vaccinati contro una media nazionale del 53%.
Il secondo risultato riguarda i tamponi diagnostici per Covid-19. Fino ad oggi i cittadini che si sottoponevano privatamente a test sierologico, in caso di positività, erano costretti a pagarsi il tampone a un presso di 63 euro. Oggi il Consiglio regionale ha stabilito che questo tampone venga fornito dai centri privati e rimborsato dalla regione, senza quindi oneri per il privato cittadino. Si è posto rimedio a una stortura che in queste settimane ha dissuaso molti dal sottoporsi al test.
Due buoni risultati che ora la Giunta deve rendere al più presto operativi.