I sindaci delle principali città capoluogo della Lombardia hanno osato fare alcune semplici domande al presidente della regione Attilio Fontana e…
Invece di ottenere delle risposte, che potevano essere tranquillamente fornite e argomentate, hanno ottenuto in cambio una preconcetta accusa di strumentalizzazione politica.
Qui di seguito lo scambio “epistolare” e un mio commento.


Potrei semplicemente commentare: senza parole.
Ma oso dire qualcosa sperando di non incorrere a mia volta in una reprimenda.
I sindaci hanno posto problemi veri e Fontana non può liquidare con l’espressione “speculazione politica” tutte le domande e le proposte che gli vengono fatte. Nessuno attacca in maniera pregiudiziale la Regione, e non lo fanno certamente i sindaci, ma viene il sospetto che chiunque osi esprimere un parere o fare una domanda venga considerato con fastidio, come un potenziale avversario politico.
Assicuro al presidente che contro Covid-19 siamo tutti dalla stessa parte, e vorremmo che Regione Lombardia uscisse dall’idea di doversi difendere sempre e comunque da tutti non perdendo, comunque, occasione per attaccare chiunque osi segnalare che non è andato proprio tutto bene.
Ognuno di noi deve essere un EDUCATORE soprattutto se si ricoprono delle cariche pubbliche.In questo momento storico, ove si dovrebbe applicare la regola TUTTI PER UNO e UNO PER TUTTI non è cosi.
Al ritorno alla normalità (quando?) con i dettati che ci vengono offerti dai nostri vertici della Regione che cosa cambierà nei nostri atteggiamenti?
Nel mio ottimismo NULLA purtroppo e quindi ritorneremo a ripercorrere una strada vecchia, stantia senza lo strumento del BUON SENSO, dell’armonia, del rispetto nella pluralità del pensiero. A mio avviso ci si dovrebbe chiedere CHE COS’E LA VITA?
Grazie per l’attenzione.
GIUSEPPE GIORGETTI