Il regalo di Natale di Fontana ai pendolari era una finta, ovvero un bel pacco incartato con un mattone dentro. Mi si passi la metafora natalizia, ma è il miglior modo per rappresentare quanto ci ha raccontato l’assessore Terzi oggi in Consiglio regionale: l’assessore ha chiarito che la Regione non ha deciso che cosa fare al termine del contratto con Trenord, ma che l’unica ipotesi su cui sta lavorando è il rinnovo per, addirittura, dieci anni.
Nessuna riflessione da parte dell’assessore sullo stato delle cose, nessuna spiegazione di questa volontà di blindare il servizio ferroviario per un tempo così lungo (l’indicazione di un atto di indirizzo del Consiglio del novembre 2018 era per un rinnovo di 6 anni) e nessuna volontà di ragionare su cosa chiedere a chi gestirà i treni a partire dal 2021.
Nessun regalo, dunque, secondo l’assessore Terzi, ma solo un atto formale per non precludersi alcuna strada in vista del rinnovo del contratto di servizio previsto per la fine del 2020.
Insomma, la Regione non avrebbe ancora deciso nulla, ma non ha neppure bene idea di che cosa fare. Il mio sospetto è che difficilmente, dopo aver scritto nero su bianco l’ipotesi di rinnovo per 10 anni, la Regione possa tornare sui suoi passi. Una scelta che precluderebbe ogni possibile stimolo per innovare il sistema ferroviario lombardo: un affidamento a Trenord (se sarà in grado di offrire garanzie di effettivo miglioramento del servizio) può essere anche una soluzione, ma dovrebbe essere un punto di arrivo di un percorso e non, come sta accadendo, una sorta di postulato da cui non si può prescindere.
Mi auguro che ci possa essere un adeguato confronto e approfondimento in commissione prima di procedere all’effettivo rinnovo. L’assessore, a onor del vero, non ha chiuso la porta a un possibile confronto. Vedremo.
Per chiudere con un’altra metafora natalizia, direi che la Regione, sul trasporto ferroviario, continui a brancolare nel buio, in attesa di una stella cometa che indichi una possibile strada da percorrere. La stella cometa compare però a chi ha voglia di intraprendere una nuova strada e non a chi si ostina a rimanere fermo nelle proprie convinzioni.