Un regalo di cui i pendolari avrebbero volentieri fatto a meno. Appena prima di Natale la Giunta regionale ha dato il via all’ipotesi di affidare la gestione del servizio ferroviario per altri 10 anni a Trenord.
E pensare che solo un anno fa la maggioranza aveva votato una risoluzione votata dall’aula consiliare in cui impegnava la Giunta a rinnovare il contratto con Trenord per altri 6 anni e non certo per 10!
Un cambio di rotta su cui non c’è stato il minimo confronto.
Perché dimenticare volutamente l’esempio della gara indetta dall’Emilia Romagna e tutti i treni già arrivati? Perché non partire da una nuova governance, se il problema è Trenitalia? Perché non costruire un progetto e poi valutare la possibilità? Già martedì prossimo presenteremo in Consiglio una interrogazione a risposta immediata durante il question time, per sapere quali sono le motivazioni che hanno indotto la giunta a eludere gli indirizzi del suo stesso consiglio e proponendo una nuova risoluzione per organizzare l’offerta del servizio ferroviario, con nuovi indirizzi e nuove modalità di assegnazione. Sarà solo il primo atto di una lunga serie per far sì che la regione provi davvero a fornire un servizio ferroviario migliore. Non escludiamo che la scelta migliore possa essere nuovamente quella di scegliere Trenord, ma mettendola in concorrenza con altre possibili offerte, almeno per alcune tratte del servizio, e pretendendo, sulla base di un nuovo contratto di servizio, qualità, innovazione e affidabilità.
Prima di Natale è stata portata in Giunta una bozza di pre-intesa, c’è dunque, almeno in teoria, spazio per discutere. Lo faremo nell’interesse di chi quotidianamente affronta i disagi del trasporto ferroviario lombardo.
Aggiungerei la protesta dei pendolari. E la raccolta di firme? Uno schiaffo alla democrazia. Quando Fontana se ne tornerà a Varese sarà troppo tardi. Ne approfitto per ringraziarla dell’impegno augurandole un buon anno 2020.