La Giunta regionale ha deciso di modificare con un blitz le agenzie del trasporto pubblico locale mettendo a rischio l’efficienza del servizio e creando confusione. Nella legge di semplificazione è stato inserito un emendamento che stravolge la governante delle Agenzie per il Trasporto Pubblico Locale. Quella di Milano, Monza, Pavia e Lodi sarà particolarmente colpita.
Per farvi capire: a Milano si muove l’80% e oltre degli utenti del trasporto pubblico dell’Agenzia e con il nuovo provvedimento Milano e Città Metropolitana nel consiglio di amministrazione dell’Agenzia conteranno al massimo per il 50% (prima erano al 62,5%), mentre la quota di Pavia, Monza e Lodi conterà il 20%. Un vero e proprio colpo a freddo a Milano e alla sua possibilità di organizzare un trasporto pubblico efficiente. Viste le modalità con cui è stato presentato il provvedimento in commissione, mi sono permesso di parlare di “bullismo istituzionale”, soprattutto in riferimento all’atteggiamento particolarmente di alcuni esponenti della Lega nella loro battaglia contro Milano.
Nella discussione in aula abbiamo votato contro al provvedimento ottenendo alcune piccole migliorie:
– che si apra da subito un tavolo che entro tre mesi, coinvolgendo gli enti locali e le agenzie, elabori la revisione della legge quadro sui trasporti
– I consigli di amministrazione delle Agenzie non decadranno subito, ma potranno continuare nel loro lavoro, seppure in ordinaria amministrazione, per altri 12 mesi (questo significa che il percorso per le gare già iniziato non verrà interrotto)
– la quota di Milano sarà di almeno il 40% (la proposta della Lega era al massimo del 40%)
Piccole modifiche che permettono però di non bloccare il sistema.
Milano ha ora tutto il diritto di fare le sue valutazioni per tutelare i propri interessi (e soprattutto quelli dei suoi cittadini) di fronte al vero e proprio esproprio della regione.
Mi auguro che il tavolo che lavorerà nei prossimi tre mesi in commissione V coinvolgendo tutt gli enti interessati sia il luogo in cui affrontare i temi del trasporto pubblico con maggiore equilibrio e senza volontà punitiva verso il Comune di Milano.