Oggi ho presentato la proposta di dichiarazione di stato di emergenza climatica in Lombardia, ma il centrodestra ha detto no.
Hanno sostenuto la proposta anche i Lombardi Civici Europeisti, Più Europa con Emma Bonino e Movimento 5 Stelle.
Un’occasione persa.
Dichiarare emergenza climatica significa riconoscere la gravità degli effetti ambientali e socio-economici determinati dal riscaldamento globale e reagire nell’immediato.
Dichiarando lo stato di emergenza climatica e ambientale si riconosce la lotta al cambiamento climatico e la transizione a un’economia sostenibile come la priorità assoluta dei prossimi anni per tutti gli assessorati e tutte le politiche regionali.
La dichiarazione di emergenza climatica, adottata da diverse altre istituzioni, prevede l’impegno ad affrontare gli interventi contro il cambiamento climatico secondo principi di equità, democrazia partecipativa e trasparenza.
- Parlando di Equità, si intende che i costi della transizione non devono gravare sulle fasce più deboli della popolazione;
- Citando la Democrazia, si presuppone che le istituzioni si impegnano a coinvolgere attivamente cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali locali, e di pianificazione, attuazione e supervisione della transizione;
- Evocando la Trasparenza, le istituzioni si impegnano a pubblicare rapporti periodici sui progressi fatti nella riduzione delle emissioni e nella risoluzione delle criticità ambientali locali.
Lo stato di emergenza climatica è un atto simbolico nel senso più alto del termine, ovvero secondo l’idea che si debba “tenere assieme” tutte le azioni di cui è titolare la regione per raggiungere obiettivi concreti a partire dal riconoscimento dell’assoluta priorità di intervento contro il cambiamento climatico. Lega e Forza Italia la ritengono un fatto solo simbolico. In realtà credo sia simbolico che abbiano votato contro, perché dimostrano di non crederci davvero, di non rendersi conto di quanto una risposta corale, politica e un’azione comune sarebbero importante per tentare di frenare un processo che mette a rischio la nostra stessa possibilità di vita sul pianeta Terra.
L’assessore Cattaneo ha dichiarato che la Giunta avrebbe votato contro perché entro il mese di luglio la Giunta stessa approverà le linee guida e azioni concrete contro il cambiamento climatico.
Rimango convinto che la politica abbia bisogno di decisioni e di prese di posizioni simboliche (questo è il suo ruolo per supportare e sostenere le azioni concrete) e credo che quella di oggi sia stata un’occasione persa dalla regione.
Assicuriamo comunque che non faremo mancare il nostro contributo a tutte le iniziative che andranno nell’ottica della lotta al cambiamento climatico.