Il biglietto unico nell’area metropolitana milanese si avvicina. Questo pomeriggio l’Agenzia per il trasporto di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia ha approvato lo Stibm, il nuovo sistema tariffario integrato per Milano e Monza e Brianza. Partirà il prossimo primo luglio e introdurrà finalmente il biglietto unico sulla base della percorrenza, indipendentemente dal mezzo utilizzato. Una bella notizia per i comuni attorno a Milano e per i pendolari. Sempre che la politica non si metta di traverso.
Nell’area urbana di Milano scatterà anche l’aumento del biglietto singolo a 2 euro, ampiamente compensato però dall’allargamento dell’area urbana fino ai comuni di prima cerchia e dal mantenimento degli attuali prezzi degli abbonamenti. Per quanto riguarda i tragitti da fuori Milano, con il nuovo biglietto unico i risparmi saranno generalizzati anche per le corse singole, mentre verranno introdotte le agevolazioni per studenti ora presenti solo nel sistema gestito da ATM.
E’ una bella notizia, che i comuni dell’area metropolitana e della Brianza attendevano da anni e che semplifica la vita dei pendolari, oltre a far risparmiare la stragrande maggioranza dei passeggeri.
E’ un modo per superare la frammentazione tariffaria fin qui presente. Pensate che io, per viaggiare da Carugate a Milano, pago due tariffe diverse a seconda della fermata della MM2 a cui mi reco con il servizio di autobus. Lo stesso accade, ad esempio, per chi da Novate vuole raggiungere Milano: con il treno e la metro paga meno che con il bus e la metro. E gli esempi potrebbero essere moltissimi.
Nel nuovo modello, ogni Comune sarà assegnato unicamente a una singola corona tariffaria che sarà distanzata di 5 chilometri dalla successiva. Introdotte altre agevolazioni molto interessanti come la gratuità dei mezzi pubblici fino a 14 anni e la possibilità di utilizzare più volte il metro durante la validità oraria del biglietto.
Non ha partecipato all’assemblea dell’Agenzia di bacino Regione Lombardia, il che può essere interpretato, almeno me lo auguro, più come una sorta di silenzio assenso che di dissenso.
Entro l’inizio di luglio dovrà essere trovato un accordo con la Regione perché anche Trenord entri nel sistema senza essere penalizzata nei suoi introiti e senza dover aumentare i biglietti (attualmente le corse ferroviarie singole sulle tratte interessate in alcuni casi costano meno e la distribuzione dei proventi del nuovo biglietto integrato potrebbe penalizzare in altri casi proprio Trenord).
E su tutti aleggia un’altra spada di Damocle: il possibile taglio da parte del Governo di oltre 52 milioni di euro per il trasporto pubblico lombardo del 2019.
Per oggi brindiamo al biglietto unico, ma non abbassiamo certo la guardia.