Il Seveso, da problema a risorsa

5 Aprile 2019 di fabio pizzul

L’acqua è un bene, se non il bene fondamentale per tutti noi e la Lombardia non fa eccezione, anzi, ha fondato la sua ricchezza proprio sull’acqua. Eppure negli ultimi decenni pare che l’acqua sia diventata sempre più nemica nei nostri territori e noi nemici suoi visto il trattamento che le stiamo riservando.
Per fortuna si sta muovendo qualcosa e il fiume simbolo del degrado e del’inquinamento, il Seveso, ci offre incoraggianti indicazioni. Se ne è parlato martedì sera in un bel convegno organizzato dal consigliere PD Gigi Ponti a Cesano Maderno.

La serata è stata l’occasione per fare il punto sullo stato del fiume Seveso, considerato non a torto uno dei fiumi più inquinati d’Europa.
Dopo almeno due decenni di inerzia, pare che le cose si siano mosse nel verso giusto. I gestori del servizio idrico che insistono sul corso del Seveso (Como Acque, Brianza Acque e CAP) sono intervenuti sui depuratori esistenti potenziandoli e rendendoli più efficienti; i comuni hanno incrementato la propria azione di vigilanza sugli scarichi abusivi e la regione ha stilato un dettagliato piano di intervento per il miglioramento della qualità delle acque con l’obiettivo di giungere a una qualità classificata come “buona” entro il 2027. Siamo ancora molto lontani da questo obiettivo, ma ci sono alcuni segnali positivi con la ricomparsa di alcune specie di pesci in alcuni tratti del fiume.
Il miglioramento della qualità dell’acqua del Seveso favorirebbe anche gli interventi per il contenimento del rischio di piena, visto che le principali proteste dei comuni interessati dalla vasche di laminazione riguardano proprio la pessima qualità delle acque che questi invasi dovrebbero accumulare.
Concludendo con un saluto la serata di Cesano Maderno, mi sono permesso di sottolineare tre concetti.
Il primo riguarda la perenne contraddizione di cui è vittima l’Italia: abbiamo il fiume naturalisticamente più integro d’Europa, il Tagliamento, e alcuni tra i fiumi che l’Europa considera tra i peggiori dal punti di vista ambientale, e il Seveso è tra questi.
Ci sono però dei segnali di speranza, che giungono proprio dai fiumi più problematici e l’esperienza di questi ultimi anni sul Seveso va in questa direzione: anche un fiume piccolo e dunque in difficoltà nel sopportare e pressioni antropiche può essere recuperato grazie a un’opera congiunta tra i diversi soggetti che possono intervenire sul fiume.
Infine, credo che si debba andare oltre l’idea, molto diffusa negli ultimi anni, che l’acqua debba essere considerata solo un problema, perché inquinata o potenzialmente distruttiva per la fragilità del nostro territorio. L’acqua è una ricchezza per la Lombardia, come insegnava già nell’800 il grande Carlo Cattaneo, ma va rispettata, gestita e ben utilizzata. 

http://www.contrattidifiume.it/it/azioni/seveso/

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