Il prolungamento della MM2 a Vimercate è tornato in questi giorni in Consiglio regionale, ma con modi e contenuti che non aiutano certo a fare passi avanti.
Prima la presentazione di un progetto di vagoni “volanti” e poi una mozione che chiedeva l’istituzione di un tavolo di lavoro non hanno fatto altro che aggiungere vuote parole a un progetto che a parole tutti sostengono, ma nella pratica fatica ad avanzare. Rimango assolutamente favorevole al progetto, ma sono francamente infastidito da questi tentativi di intestarselo che non consentono alcun concreto passo avanti.
La commissione trasporti ha ospitato una decina di giorni fa un incontro con un rappresentante di una società che asseriva di avere un progetto per realizzare in tempi brevi e con costi contenuti il prolungamento della metropolitana fino a Vimercate.
Le slide presentate descrivevano una monorotaia sospesa con treni che viaggerebbero ad altissima velocità, supportati da batterie miracolose per tempi di ricarica e potenza erogata.
Un’idea suggestiva, senza dubbio, ma priva di qualsiasi contatto con un progetto reale, anche perché portata in commissione da un personaggio giá noto per performance che hanno più a che fare con la provocazione artistica che con l’ingegneria e supportata da un’azienda che sarebbe anche quotata in borsa, ma è stata almeno un paio di volte bloccata dalla Consob per pratiche non proprio trasparenti nella collocazione delle proprie azioni.
È finita, invece, con una bocciatura la seduta della commissione trasporti nel corso della quale si è a lungo discusso della mozione sulla costituzione di un tavolo di lavoro per il prolungamento della linea metropolitana M2 da Cologno Monzese a Vimercate, non senza colpi di scena. La mozione, presentata ancora l’anno scorso dal M5s in Aula e rimandata in Commissione su indicazione dell’assessore regionale ai Trasporti Terzi, è stata via via modificata con l’inserimento nel dispositivo del progetto di prolungamento della M3 fino a Paderno Dugnano.
Nata come una richiesta per trovare un punto di incontro sulle varie soluzioni relative al prolungamento della M2, la mozione è stata così stravolta da aggiunte che ne hanno modificato il senso originario: inserendo nel testo il riferimento al prolungamento della MM3 a Paderno Dugnano, si univano progetti le cui tempistiche di attuazione sono molto diverse creando grande confusione.
I 5 Stelle non hanno accettato emendamenti proposti dal PD che avrebbero consentito di rispettare i tempi in modo molto concreto per far giungere al Ministero dei Trasporti la domanda di finanziamento per la MM2.
Nella mozione proposta e bocciata non si faceva, tra l’altro, alcun riferimento alle verifiche sulla fattibilità di progetti alternativi sul tracciato Cologno Nord Vimercate che sono in corso. Tecnici della metropolitana hanno fatto sopralluoghi nelle scorse settimane presso i territori interessati e a giorni ci sarà il nuovo incontro tra azienda e Comuni.
Approvare la mozione avrebbe rischiato di rallentare un lavoro già in corso, mettendo sullo stesso piano un prolungamento MM2 di cui si parla da anni con un prolungamento MM3 ancora da esplorare. Da qui il voto contrario del PD.
L’impegno per verificare tutte le strade possibili per il prolungamento verso Vimercate rimane intatto.
Dopo che si è deciso di concentrare le risorse sul collegamento di Milano con Monza, tutti sono consapevoli del fatto che, ad oggi, non ci sono fondi per realizzare quanto previsto dal progetto di prolungamento esistente, per questo motivo è in corso lo studio di ipotesi alternative che vanno dalla metrotranvia alla linea di bus elettrici in sede protetta. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare i primi riscontri su questo fronte.
Nessun no del PD, e tanto meno del sottoscritto, dunque, al prolungamento della metropolitana verso Vimercate, preferisco però parlare di progetti concreti e non di fantasiose ipotesi che rischiano solo di creare ulteriore confusione.