“Temo l’indifferenza con cui il male si impadronisce delle
nostre paure per trasformarle in rabbia. Temo l’astuzia che si serve
dell’ignoranza. Temo la vanità che avvelena gli arrivisti. Temo l’orizzonte
angusto dei luoghi comuni, delle risposte frettolose, dei richiami gridati. Il male
ama l’ordine fine a se stesso, la potenza, la ricchezza; lo Spirito, invece, è fuoco,
è libertà vigile, è sorpresa e incontro. Il male invecchia, arrabbiato e stanco;
il bene è una giovane primavera”.
Parole che reputo molto belle e che ha pronunciato il cardinal Bassetti nella
sua introduzione ai lavori del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale
Italiana riunito in questi giorni a Roma.
Un discorso rivolto ai vescovi, ma con una forte carica umana e sociale e lo
sguardo rivolto al’Italia.
“Ai liberi e forti di oggi dico: lavorate insieme per l’unità del Paese,
fate rete, condividete esperienza e innovazione”.
Sono 4 pagine che vi consiglio di leggere.
Quando il popolo è confuso
16 Gennaio 2019 di fabio pizzul
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