
All’ombra delle cattedrali della grande finanza milanese, in un apparentemente anonimo “piano terra”, cresce un impegno condiviso per la redistribuzione delle eccedenze alimentari.
Inaugurato questo pomeriggio a Milano, nel cuore del quartiere Isola, il nuovo hub di quartiere per promuovere il dono del cibo e ridurre lo spreco alimentare.
Nato dal protocollo ‘ZeroSprechi’, condiviso nel 2016 tra il Comune di Milano, Assolombarda e Politecnico di Milano, con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e innovare le modalità di recupero degli alimenti da destinare a chi ne ha più bisogno, l’hub di quartiere sperimenta un modello di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari basato su reti locali di quartiere.
Per dare vita al nuovo hub il Comune di Milano ha
individuato uno spazio pubblico non utilizzato nel Municipio 9 e lo ha reso disponibile
per lo stoccaggio e la distribuzione degli alimenti recuperati agli enti del
terzo settore, organizzazioni beneficiarie e organizzazioni non profit. Il
Politecnico, come ha spiegato il professore di Logistica e Direttore
Scientifico dell’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano
Marco Melacini, ha seguito le modalità di lavoro di coloro che da anni si impegnano
nella raccolta delle eccedenze di cibo e nella distribuzione delle stesse alle
realtà del volontariato, del sociale o alle famiglie bisognose. Lo stesso Politecnico
monitorerà l’operatività dell’hub e gli impatti generati dal progetto per 12
mesi. L’hub di via Borsieri 2 verrà gestito dal Banco Alimentare, vincitore del
bando di assegnazione, e coinvolgerà diverse realtà presenti sul territorio che
dovranno seguire criteri di efficacia e efficienza. L’efficacia è misurata sull’effettiva
distribuzione delle eccedenza alimentari ai bisognosi, l’efficienza sulla razionalità
delle procedure che si mettono in campo per raccogliere e distribuire i generi
alimentari.
Coinvolta nell’iniziativa anche Fondazione Cariplo, rappresentata all’inaugurazione
da Paola Pessina, della Commissione Centrale di Beneficienza. Pessina ha
auspicato che l’hub possa rappresentare un modello da esportare in tutta Milano
all’insegna della capacità di unire le forze con un pragmatismo tipicamente
ambrosiano.
La vicesindaco Anna Scavuzzo ha indicato l’hub come esempio di rete locale per
la raccolta e ridistribuzione del cibo prima che sia sprecato e diventi
rifiuto. La collaborazione con il Municipio 9 ha permesso di restituire alla
città uno spazio pubblico non utilizzato e, allo stesso tempo, valorizzare
l’impegno per ridurre gli sprechi alimentari: una delle priorità della Food
Policy di Milano.
Il Comune di Milano ha già altre misure in questo campo, come la riduzione del
20% della parte variabile della Tari per le imprese che donano il cibo e la
promozione di raccolta e ridistribuzione di eccedenze dalle mense scolastiche.