
La Lombardia avrà una sua bandiera ufficiale.
La proposta è stata approvata oggi dalla Commissione Cultura e, dopo il passaggio in Commissione Affari Istituzionali, dovrebbe arrivare in aula il 29 gennaio.
Dopo anni di proposte più o meno originali, si è finalmente scelto di adottare quella che tutti già considerano la bandiera della Lombardia.
Prendo atto con favore della proposta formulata dal
presidente della Commissione cultura, primo firmatario del progetto di legge,
che mette fine ad anni di discussioni che ho sempre guardato con grande
perplessità, anche perché, come dicevo, nella percezione dei cittadini esiste
già una bandiera della Lombardia ed è quella verde con la rosa camuna.
Nella scorsa legislatura (e anche nelle precedenti) la Lega e la Lista Maroni
hanno proposto numerosi bozzetti che intendevano introdurre idee varie ed
eventuali con richiami identitari basati soprattutto sulla croce di san
Giorgio. La maggioranza ora ha accantonato queste velleità e prende atto di
quella che era la proposta che come PD avevamo già avanzato nella scorsa
legislatura.
Accolgo anche con favore, come ho dichiarato oggi in commissione, il fatto che
si siano evitate forzature come quella che ha portato alla bocciatura della
legge regionale veneta sulla bandiera: il Veneto aveva stabilito che la
bandiera regionale dovesse essere esposta anche negli uffici statali e questo
ha incontrato la censura della Consulta nello scorso mese di ottobre.
Da registrare anche il ravvedimento operoso dell’assessore Galli che dopo aver
presentato numerose ipotesi di bandiere più o meno crociate, condivide ora l’idea
di adottare quella che ormai è universalmente considerata la bandiera ufficiale
della Lombardia.
Nella legge si prevede anche l’istituzione della fascia ufficiale di
rappresentanza della regione (verde con rosa camuna, o meglio, “croce
curvilinea argentea inclinata in senso orario”) che verrà utilizzata dal
presidente della regione o dal presidente del Consiglio regionale nelle
occasioni ufficiali.
La scelta di ufficializzare l’attuale bandiera, cosa che non guasta, evita
anche spese per la sostituzione delle bandiere già esistenti.