E’ partita la corsa per il congresso del Partito Democratico.
Il 18 novembre ci saranno le primarie per i livelli territoriali lombardi; a inizio febbraio (ma non è ancora certo) le primarie che concluderanno il congresso nazionale.
Tutti affermano che deve essere un congresso sui contenuti, ma, al momento, si parla solo di nomi.
Per questo abbiamo deciso di lanciare un documento che affronta alcuni nodi e propone valori e punti fondamentali per un possibile programma: anche perché sui nomi ci si scontra, sui contenuti ci si confronta. E’ di questo che ha bisogno il PD se non vuole spegnersi.
Il “noi” che propone questo documento è un soggetto aperto: ci sono alcune firme, ma se ne possono aggiungere tante altre.
A chi tiriamo la volata per il congresso? Al PD, perché siamo convinti che ci sia ancora tanto bisogno di un partito che proponga un’Italia aperta al futuro e all’Europa e non ripiegata sulle sue paure.
Prima domanda come fare per sottoscrivere? Personalmente concordo.
Tuttavia ritengo che alcuni nodi rilevanti vadano esplicitati con più coraggio, non necessariamente nel documento ma almeno nelle azioni a seguire.
Per esempio il posizionamento verso i 5 stelle li pare vada reso esplicito. Così come l’esplicita approvazione delle politiche governative del governo precedente.
Come fare per sottoscrivere il documento?
Concordo in toto sulle basi per rigenerare il partito, descritte nel capitolo “QUALE PARTITO DEMOCRATICO”: occorre insistere sulla necessità di dialogo interno, e sul successivo rispetto delle decisioni della maggioranza. MaI Più DIVISIONI.