La Lombardia rischia di perdere 32 milioni di euro per il REI, il Reddito di’Inclusione che viene erogato, anche in Lombardia, dallo scorso gennaio e arriva a 18.000 famiglie (oltre 55.000 persone) con un’erogazione media di 270 euro al mese.
Se la Giunta non approverà il “Piano regionale per la povertà”, l’INPS non erogherà i fondi che spettano ai lombardi già dal mese di ottobre.
Con un’interrogazione oggi in aula, ho chiesto alla Giunta che cosa stia aspettando.
Mi è stato risposto che il 20 ottobre verrà approvato in Giunta un atto che sbloccherà la situazione.
Non so se la mia interrogazione abbia contribuito a svegliare la Giunta. Poco importa, spero che quanto promesso dall’assessore Bolognini venga mantenuto.
Nel mio intervento ho anche chiesto che la Giunta collabori in modo più stretto con i comuni e le realtà del privato sociale che garantiscono la presa in carico delle famiglie destinatarie del REI, così che la misura possa diventare più efficace a livello di reinserimento sociale.
In attesa dell’arrivo del tanto annunciato, ma ancora non definito, Reddito di Cittadinanza e della scomparsa per legge della povertà, è meglio che si faccia funzionare al meglio quello che già esiste, ovvero il Reddito di Inclusione.
Regione Lombardia ha per anni promosso il Reddito di Autonomia come soluzione per la lotta alla povertà, ma è stato un insieme di misure parziali e non sempre efficaci. Il Reddito di Inclusione, seppure con risorse non sufficienti, è una risposta reale, concreta e già esistente: facciamola funzionare al meglio!
Il testo dell’interrogazione: IQT1042
La risposta dell’assessore Bolognini: IQT_1042_riscontro