A scadenze regolari (l’ultima tre anni fa) Regione Lombardia provvede alla nomina dei direttori generali delle aziende del Sistema Socio Sanitario. La scadenza coincide con la fine dell’anno e vede l’entrata in vigore della regola che prevede un massimo di due mandati consecutivi.
Il prossimo dicembre vedrà, dunque, con tutta probabilità un bel turn-over di direttori, anche perché la Lega vorrà far valere la sua netta avanzata politica.
La scelta spetta alla giunta regionale che deve pescare i nomi nell’elenco degli idonei che attualmente può contare su 210 nomi tra i quali, dopo che sarà definita una “short list” a cura di una commissione di tre esperti, verranno scelti i 35 direttori generali (27 ASST e 8 ATS).
I direttori generali avranno poi il compito di nominare i direttori amministrativi, sanitari e sociosanitari delle singole aziende pesandoli in un albo che periodicamente deve essere aggiornato e al quale si può chiedere di essere iscritti.
E’ quello che sta accadendo in questi giorni con l’approvazione dell’apposita delibera da parte della Giunta regionale.
Possono presentare la domanda, che va protocollata entro il 30° giorno dalla pubblicazione dell’avviso per estratto sulla Gazzetta Ufficiale (dovrebbe avvenire nei prossimi giorni), coloro che hanno i seguenti requisiti:
A. Per la figura professionale di Direttore Amministrativo
1. Diploma di Laurea magistrale o diploma equipollente o equivalente in
discipline giuridiche o economiche;
2. non aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età;
3. un’adeguata esperienza di direzione tecnica o amministrativa almeno
quinquennale nel campo delle strutture sanitarie, sociosanitarie o in altri
settori, caratterizzata da autonomia gestionale, diretta responsabilità
delle risorse umane, tecniche o finanziarie;
B. Per la figura professionale di Direttore Sanitario
1. Laurea in Medicina e Chirurgia;
2. Diploma di specializzazione;
3. non aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età;
4· aver svolto per almeno cinque anni una qualificata esperienza
dirigenziale caratterizzata da autonomia gestionale e diretta
responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie,
presso la pubblica amministrazione, strutture sanitarie e
sociosanitarie pubbliche o private, come previsto dal D.Lgs.
502/1992;
5· l’adeguata attività dirigenziale almeno quinquennale deve
essere stata svolta, ai sensi dell’art. 1 del D.P.R. 484/1997, nei
sette anni precedenti;
C. Per la figura professionale di Direttore Sociosanitario
1. Diploma di Laurea magistrale;
2. non aver compiuto il sessantacinquesimo anno di età;
3· Aver svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di
direzione in ambito sanitario, sociosanitario o socioassistenziale,
caratterizzata da autonomia gestionale delle risorse umane,
tecniche o finanziarie;