Tommaso Russo, attuale direttore generale vicario della DG Welfare e responsabile dell’Unita’organizzativa Controllo di gestione e Personale sostituirà, fino al prossimo 31 dicembre 2018, il direttore generale dell’Asst di Melegnano e della Martesana Mario Alparone chiamato a guidare
l’Asl di Asti.
Lo ha comunicato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera al termine della seduta di Giunta.
“Abbiamo optato per la scelta di un commissario interno – ha spiegato il titolare regionale della Sanita’ – per portare a termine gli adempimenti riguardanti la legge di riforma del sistema sanitario regionale già impostati dal dottor Alparone. Tommaso Russo – ha proseguito – e’ un valido professionista che ha al suo attivo un’esperienza pluriennale in ambito sanitario e siamo certi che con il prezioso contributo della Direzione
Strategica dell’Asst, sapra’ dirigere efficacemente l’azienda cosi’ come ha fatto il suo predecessore”.
Personalmente auguro buon lavoro al neo nominato Russo, ma non posso esimermi da un paio di commenti più politici, che nulla tolgono alla professionalità degli interessati.
Il fatto che Alparone si sia affrettato a rispondere a una chiamata piemontese mi pare un chiaro segnale delle difficoltà ad applicare la tanto sbandierata riforma e delle incertezza che il sistema sanitario lombardo dovrà affrontare nel prossimo futuro: perché mai, altrimenti, un lombardo avrebbe dovuto abbandonare l’eccellente sanità lombarda per migrare fuori regione? Una nuova sfida professionale? Forse sì, ma anche e soprattutto qualche certezza in più riguardo la possibilità di lavorare in un quadro definito e più ordinato.
Quanto al dottor Russo, la sua mi pare una promozione in pieno stile “ut amoveatur”: la sua dipartita dall’assessorato risponde a un chiaro disegno di smembramento della struttura dirigenziale della direzione sanità. Tra l’altro, ma questo, ripeto, nulla toglie alle sue qualità, il nome di Russo non è nella short list dei dirigenti idonei per le direzioni generali e questo fa sì che la sua nomina sia provvisoria. Non so se potrà rientrare nella nuova tornata di nomine di fine anno che si annuncia, tra l’altro, foriera di molte novità che non premieranno certo dirigenti lontani dalla Lega.