Di profughi si parla molto e spesso a sproposito. Anche perché fanno notizia quando si rendono protagonisti di qualche misfatto o si fanno sentire per i problemi legati alla loro condizione. Per non parlare di alzate d’ingegno tipo quelle del sindaco di Gallarate che paga il biglietto del treno per spedirli a Milano… Sarebbe più utile spedire lui da qualche altra parte, ma non vado oltre. Oggi a Milano si è parlato di profughi in un modo completamente diverso.
L’Alto Commissiariato dell’Onu per i rifugiati ha premiato le aziende che si sono distinte nell’integrazione lavorativa e sociale dei rifugiati in Italia. Finalmente un tentativo, e di alto profilo istituzionale, di raccontare che non tutto ciò che ha a che fare con i profughi è negativo o rappresenta un problema.
Le aziende premiate oggi a Milano, presso la sede di Assolombarda partner dell’iniziativa, potranno fregiarsi del logo
che ha l’ambizione di segnalare e diffondere le buone pratiche in questo campo.
Hanno ottenuto il riconoscimento oltre 50 aziende di ogni dimensione – dalle grandi imprese come Adecco Group Italia, Cromology Italia e Freudenberg Sealing Technologies, alle piccole e medie imprese, dai progetti innovativi come le aziende di apicoltura alle cooperative sociali, alle iniziative al femminile, dagli enti di formazione alle aziende che si occupano di cultura e quelle che si occupano di ristorazione.
A fare gli onori di casa per l’Alto Commissariato era presente Felipe Camargo, Rappresentante dell’UNHCR per il Sud Europa. L’altro funzionario, che ha un trascorso da studente proprio a Milano, ha sottolineato: “Con gli esempi virtuosi che oggi abbiamo voluto evidenziare, il settore privato rende possibile la realizzazione di percorsi di integrazione dei rifugiati condivisi e partecipativi. Le imprese premiate contribuiscono in maniera cruciale a perseguire l’obiettivo di un modello di società inclusiva nei confronti di chi è stato costretto ad abbandonare il proprio paese a causa di guerre, conflitti e persecuzioni.”
Il progetto, sostenuto da Ministero del Lavoro, Ministero degli Interni e Confindustria, prevede che il logo venga assegnato annualmente alle imprese che, in base alle proprie possibilità, si saranno distinte per aver effettuato nuove assunzioni di beneficiari di protezione internazionale o comunque avranno favorito il loro concreto inserimento lavorativo e sociale, ed imprese che avranno incoraggiato la nascita di attività di autoimpiego.
In chiusura di cerimonia è stato ricordato che sul sito
sono aperte le candidature per il 2018, con l’auspicio che gli interventi per l’inclusione dei rifugiati possano costituire un nuovo orizzonte dell’attività sociale delle aziende e che i rifugiati, con le loro competenze ed i loro saperi, possano rappresentare una risorsa per le nostre economie.
Credo interessante concludere con l’elenco delle realtà premiate presenti oggi in Assolombarda, mi auguro davvero che il loro esempio possa fare scuola.
Qui una descrizione di tutte le realtà premiate (anche quelle non presenti oggi)
Grandi aziende
Adecco Italia Holding di Partecipazione e Servizi S.p.A.
Cromology Italia S.p.A.
Freudenberg Sealing Technologies (FTS) SAS di Externa Italia S.r.l.
Piccole-medie imprese
Decathlon Alessandria
Bieffe verniciature
Strazzari S.r.l.
Azienda Agricola Il Peraccio
Camping Florenz di Vitali Gianfranco & C. S.n.c.
Per il progetto Bee My Job (apicoltura)
Azienda Agricola Giaminardi Gian Luigi
Azienda Agricola Ravera Silvana
Azienda Agricola Cascina Goretta
Azienda Agricola Apiari degli Speziali
Cooperative Sociali
Cadore S.C.S. Onlus
Iride Coop. Soc.
Le Soleil Coop. Soc.
Siamo Coop. Soc.
Less Impresa Sociale Onlus
Parthenope S.C.S.
Progetti al femminile
Winner Mestieri Emilia Romagna
DIG-B SRLS – Work Wide Women
Formazione
Quanta S.p.A.
Boston Group S.r.l.
Associazione Lachesi
Cultura
Teatro di Sardegna Società Cooperativa a r.l.
Attività legate alla ristorazione
Pasticceria Incerti S.n.c. di Incerti Franco e figli
Altrove S.r.l.
Tobili S.C.S.