Dallo scorso mese di febbraio la Lombardia ha una legge dedicata alla prevenzione e al contrasto del cyber bullismo. Una bella soddisfazione, anche perché sono stato il primo firmatario, nell’autunno del 2014, della proposta da cui nasce la legge. Ogni legge ha però bisogno di essere adeguatamente applicata e, soprattutto, finanziata.
Su questo fronte non si è fatto abbastanza: per il 2017 erano stati messi a disposizione 300.000 €: un terzo per la formazione degli insegnanti referenti di istituto su questo tema e i restanti due terzi finalizzati a sostenere progetti di reti territoriali tra scuole e altre realtà educative.
La formazione degli insegnanti è stata affidata all’Ufficio Scolastico Regionale che sta proponendo diverse iniziative nelle varie province.
Sul fronte dei progetti siamo, invece, molto più indietro: le domande sono state presentate nel mese di settembre, ma non sappiamo ancora chi verrà finanziato. Un evidente ritardo che non consentirà alle reti territoriali di realizzare i propri progetti in questo anno scolastico. Il che significa che, molto probabilmente, non ci sarà un nuovo bando se non dopo l’estate.
Bandi troppo complicati? Eccessiva lentezza nella selezione? Qualche altro intoppo? Volontà di dilatare i tempi per non dover stanziare nuove risorse?
Le domande sono molte e non vanno eluse.
Di certo, su un tema così importante, non ci si può permettere ritardi o equivoci.