Il Consiglio regionale ha approvato il bilancio di previsione 2018 per la Lombardia.
Pochi scossoni, se non gli estremi tentativi di Maroni di far credere che taglierà il superticket, farà arrivare nuovi treni, darà fondi alla montagna.
Tutti verbi declinati a un futuro che non si capisce bene quando arriverà. Di certo dopo le elezioni, che Maroni tenterà di vincere nuovamnte dopo aver abbindolato i lombardi per 5 anni.
In questo panorama pre-elettorale, porto a casa una piccola soddisfazione che riguarda le carceri.
A chi entra in carcere dovrebbe essere garantito un kit di accoglienza, composto da generi di prima necessità a livello igienico e di cura personale. Pare una cosa banale, ma in molti casi fa la differenza per la dignità della persona.
si potrebbe pensare che sia l’amministrazione carceraria a garantire queste prime necessità, ma così non è e spesso se ne devono far carico i volontari.
Ho proposto, con un ordine del giorno al bilancio, che Regione Lombardia si faccia carico dei kit di prima accoglienza, almeno per la carceri circondariali della regione, quelle, cioè, in cui transitano gli arrestati in attesa di giudizio.
So che qualcuno dirà: “ma come? Con tutti i problemi che ci sono, vai a pensare proprio al carcere? Che chi ha sbagliato ci vada e ci resti e senza troppe comodità!”. Rimango convinto che la civiltà di una società si misuri anche, e forse soprattutto, da come si garantisce la dignità delle persone, sempre e comunque. Per questo è giusto occuparsi di carcere.
L’ordine del giorno è stato approvato.
Questo non significa che da domani arriveranno i kit nelle carceri, ma la Giunta non potrà trascurare l’invito che le arriva dal Consiglio che ha potere di indirizzo su chi governa la regione.
Vi allego il testo approvato (con la modifica della parola “impegna” in “invita”) e spero che non rimangano solo parole sulla carta.
Ma questo passaggio ora tocca alla Giunta regionale.