Il PD ha deciso, con il voto unanime della direzione regionale (me compreso): Giorgio Gori è il candidato presidente del centrosinistra alle prossime regionali.
Non si faranno le primarie dopo che ieri è saltata la trattativa con MDP per una divergenza sulla data di celebrazione delle stesse: il PD aveva posto come limite massimo il 3 dicembre, MDP proponeva il 17 dello stesso mese.
Continuo a credere che le primarie sarebbero servite. E sarebbero state utili soprattutto per Gori e se celebrate per tempo (appena dopo l’estate, ad esempio).
I partiti, con il Pd nel ruolo di guida che gli compete nel centrosinistra, hanno scelto legittimamente un’altra strada e ne prendo atto.
Per questo ieri in direzione sono intervenuto annunciando il mio voto favorevole alla candidatura di Giorgio Gori proposta dal segretario regionale Alessandro Alfieri che, nel suo interevento ha riconosciuto il mio contributo e mi ha chiesto un atto di generosità con un passo indietro. Da parte mia ho ri-precisato che non c’è stato nessun passo indietro, ma la presa d’atto della scelta operata dal PD con un conseguente mio passo avanti nel sostegno al candidato presidente. Da oggi Giorgio è il mio, anzi, il nostro candidato presidente e per lui mi impegnerò senza alcuna riserva: conta il risultato finale e non le partite personali.
Chiedo solo una cosa: non si dica che non esistevano alternative o che non c’erano altri candidati: si è fatta una scelta, più che legittima, su un candidato di qualità che ha tutte le caratteristiche per giocare la difficile partita per la presidenza della regione.
Caro Fabio, sei stato fin troppo bravo, e dimostri e insegni (a me perlomeno) di che stoffa sei fatto. Potrei dirti che il PD “non merita” persone come te; e aggiungo, si dovrebbe vergognare. Anni addietro avevo dato una mano alla costituzione del PD nella mia città (Dalmine), ma poi ho visto che le logiche (era a proposito della scelta del Segretario) erano ancora vecchie. Per me saresti stato il candidato giusto per la Lombardia, oltretutto di provata e lunga militanza PD (a differenza di altri, prescelti …). Ricorderò sempre che l’unica volta che sono stato al Pirellone ti avevo visto, davanti all’edificio, ascoltare un gruppo di insegnanti; lì ho capito lo stile del tuo impegno politico. Ti ringrazio ancora dell’esempio civico che mi dai e ti auguro di resistere in questo ambiente con alti tassi di falsità, che non facilità certo il desiderio di altri di farne parte (che rabbia che mi fa sentire che ti hanno chiesto “un atto di generosità). Ti abbraccio e ti saluto con amicizia. Jean-Pierre Poluzzi
Caro Fabio, non esito a definire una scelta sciagurata quella della direzione del PD Regionale di non far svolgere le primarie. Se c’è qualcosa che agli occhi dell’elettorato ci distinque in meglio rispetto agli altri partiti sono proprie le primarie, quale esercizio di democrazia nel partito.
Se poi consideriamo che a una delle accuse più efficaci fatte alla nuova legge elettorale, il rosatellum, ovvero che i cittadini non possono scegliere i candidati, rispondevamo che nel PD li scegliamo con le primarie, mi sembra chiaro che la decisione presa è un autogol che ci renderà ancora più difficile la fase elettorale.
un saluto Pippo Amato