Alcuni sindaci lombardi hanno ricevuto ieri via email un comunicato stampa dell’assessore regionale Massimo Garavaglia, con tanto di logo della Regione, di intestazione dell’assessore e di firma della sua segreteria particolare, che ha sede negli uffici della Regione. Il contenuto, però, era tutt’altro che istituzionale: un invito a votare i sindaci della Lega o di centrodestra in alcuni comuni dell’area Nord Ovest della Città metropolitana di Milano e, in particolare, Legnano, Magenta e Abbiategrasso.
Nel comunicato si invita espressamente a voltare pagina e a mandare a casa le attuali amministrazioni.
Si tratta di un uso scorretto del simbolo della Regione e di un atto che va al di là delle funzioni istituzionali di un assessore.
Gli amministratori locali che hanno ricevuto la comunicazione sono giustamente infuriati.
Esistono chiare regole riguardo il comportamento degli amministratori pubblici durante la campagna elettorale e l’assessore Garavaglia mi pare le abbia palesemente violate. C’è materia per l’intervento del Comitato regionale per le comunicazioni cui abbiamo già segnalato quanto accaduto.
Una comunicazione via mail (che vi allego comunicato Garavaglia per elezioni comunali) è giunta anche a me e, immagino, abbia lo stesso identico contenuto di quella inviata sul territorio.
Anche in questo caso, c’è l’utilizzo improprio del logo ufficiale della Regione e, a fondo pagina, l’indizio dell’utilizzo scorretto della struttura che non lascia spazio a dubbi: segreteria Particolare Assessore, Piazza Città di Lombardia, 1 Milano.
Non sana il vulnus istituzionale il fatto che la mail arrivi da un indirizzo “privato” o che il sito indicato come riferimento sia quello personale dell’assessore.
Che l’assessore partecipi a iniziative elettorali a favore dei candidati del suo partito è più che naturale, ma non credo sia accettabile che utilizzi strumenti istituzionali per fare propaganda di partito.