Lo scorso 15 marzo il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il cosiddetto Fattore Famiglia Lombardo, uno strumento che dovrebbe favorire le famiglie più numerose riconoscendo il loro ruolo sociale e garantendo quindi loro delle agevolazioni in termini di tariffe su alcune prestazioni sociali. L’idea, come ha già avuto modo di scrivere, è buona, anche perché si ispira ad esperienze positive già messe in atto da alcuni comuni. La realizzazione pratica, al momento, è però tutta da verificare: dipenderà da quanto la Giunta definirà in termini di indicazioni operative che dovrebbero arrivare entro il mese di giugno. Il vero giudizio sulla legge regionale non potrà che ancorarsi alla concretezza delle misure. Sarebbe stato più serio avere queste risposte prima di votare le legge, anche perché spesso le affermazioni di principio che rimangono tali portano illusioni e delusioni.
In questi giorni è nato un dibattito, un po’ tecnico, sulla legge lombarda.
L’Istituto di Ricerca Sociale ha espresso alcuni dubbi e il Forum delle Associazioni Familiari ha risposto.
Vi allego i due interventi, perché ritengo fondamentale che il tema delle politiche familiari sia al centro del dibattito e delle attenzioni della politica.
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Risposte a Lombardia Sociale R2
L’obiettivo, secondo me, deve essre quello di riconoscere il ruolo sociale delle famiglie e di far sì che possano esplicitarlo nel migliore dei modi. Si potrà dire quello che si vuole, ma uno stipendio da 2000 € per un singolo o un coppia senza figli è una cosa, per una famiglia con due o tre figli è una cosa completamente diversa. Se non si prende atto di questa realtà, si rischia di essere fuori dal mondo o di accettare, senza battere ciglio, la denatalità come caratteristica fondante dell’Italia di oggi e di domani.
La domanda, provocatoria, con cui chiudo è la seguente: i figli sono un valore o una scocciatura?
La risposta, di questi tempi, non mi pare così scontata.