La Valtellina chiede più attenzione, oltre le parole

8 Maggio 2017 di fabio pizzul

Nel corso della presentazione de “La mia Lombardia” a Sondrio ho ricevuto alcune sollecitazioni dai presenti riguardo le esigenze del territorio e i suoi rapporti con la regione.
Riporto qui di seguito i principali punti emersi per lasciarne traccia e consentire a chi lo volesse di approfondirli inviandomi ulteriori sollecitazioni dal territorio.

Per la montagna lombarda servirebbe un vero e proprio patto istituzionale che possa andare oltre il sistema dei piccoli rivoli di finanziamento che non incidono davvero sul territorio.

Serve una battaglia culturale per un’identità aperta che vada oltre la paura.

E’ necessario partire dalla qualità dei territori che troppo spesso non sono valorizzati per la scarsa qualità della classe dirigente locale.

La legge regionale ha sancito l’autonomia della provincia di Sondrio, ma negli ultimi due anni non si sono visti i trasferimenti promessi.

La regione è percepita come entità astratta e lontana: non ci si sente lombardi, ma valtellinesi.

C’è la sensazione di una valle slegata dal resto della regione: i trasporti sono lì a dimostrarlo. All’ingente investimento sulla nuova viabilità in bassa valle (pur necessario) fa riscontro un’assoluta mancanza di interventi adeguati sulla rete ferroviaria.

Sulla sanità di montagna si sta mettendo in atto un’operazione ideologica che è lontana dalle esigenze dei cittadini valtellinesi.

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