Il governo smaschera la bufala lombarda sui ticket

24 Febbraio 2017 di fabio pizzul

Nuovo scivolone della Lombardia che si vede impugnare dal Governo la cosiddetta legge sui ticket. Maroni grida allo scandalo e invoca maggiore autonomia di fronte all’imperante centralismo romano. La realtà è però ben diversa: nella legge di bilancio per il 2017 la maggioranza lombarda aveva approvato un emendamento della Lega che stabiliva un taglio del 50% del superticket in 3 anni, ma senza fornire alcuna indicazione riguardo le coperture finanziare, affidate a fantomatici risparmi.
Una vera e propria bufala, da noi segnalata in discussione di bilancio e ora messa in piazza dal Governo.
Si salva il taglio parziale varato i 1° febbraio scorso.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, ha deliberato di impugnare la legge Regione Lombardia n. 34 del 29/12/2016, “Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9-ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) – Collegato 2017”.
La spiegazione è quanto mai esplicita: si tratta di una norma in materia finanziaria è priva di idonea copertura, in violazione dell’articolo 81, terzo comma, della Costituzione.
Un’altra norma, riguardante il ticket sanitario, si legge nel comunicato ufficiale, “si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica, in violazione dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione”, ovvero con le competenze di cui è titolare la regione.

Ad una prima lettura, la riduzione del superticket che è già partita dal 1° febbraio non incorre nella censura del governo, visto che è stata fatta con una delibera di giunta e ha la sua copertura finanziaria di 25 milioni di euro nel bilancio 2017. L’impugnativa del governo non tocca dunque questo provvedimento.

La foto dell’emendamento “incriminato” realizzata dal collega Borghetti

La parte della legge di stabilità 2017 impugnata dal Consiglio dei Ministri riguarda un emendamento inserito all’ultimo momento a firma del capogruppo della Lega Romeo. L’emendamento, presentato per sedare i malumori in maggioranza (ricorderete come Forza Italia si fosse lamentata del taglio indiscriminato dei ticket) e a fini comunicativi ed elettorali, dice che nel prossimo triennio verrà tagliato del 50% il superticket citando come copertura finanziaria fantomatici risparmi che ci saranno nel sistema sanitario con la maggiore appropriatezza delle attività di specialistica ambulatoriale.
Una vera e propria finzione, degna della migliore finanza creativa di tremontiana memoria.
Che poteva fare il governo se non segnalare l’improbabile acrobazia lombarda?
Davvero un altro bel esempio di concretezza lombarda.

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