Il mercato del lavoro in Italia è molto più problematico che altrove. Il cambio di posizione lavorativa o la ricerca di un’occupazione rischiano di diventare spesso un vero e proprio incubo.
Eppure esistono, in sede provinciale, i Servizi per l’Impiego che si rivolgono a lavoratori e imprese con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
I centri si occupano della prima accoglienza e dell’orientamento del lavoratore, al quale forniscono tutte le informazioni, dalla normativa alle opportunità di impiego, ai percorsi formativi finalizzati all’inserimento o al reinserimento lavorativo.
Non c’è grande fiducia nei loro servizi, eppure offrono quotidianamente l’opportunità di conoscere le offerte lavorative presenti sul territorio, anche attraverso mappe georeferenziate con la possibilità di presentare autocandidature per i posti segnalati.
Il sito del Centro per l’Impiego di Milano totalizza una media di 5000 accessi quotidiani nei giorni feriali. Non so dire se, per una piazza come Milano, sia un numero elevato o meno di fruitori. A occhi si potrebbe fare anche di meglio, ma sarebbe anche interessante capire quali siano i risultati effettivi delle ricerche e quale la propensione delle aziende a utilizzare questo canale per la ricerca di addetti.
Ad ogni buon conto, vi segnalo tre link a cui trovare servizi on-line pubblici per l’impiego:
La mappa georeferenziata delle offerte di lavoro nel territorio di Città Metropolitana
I concorsi pubblici in regione e negli altri enti lombardi
La sezione concorsi e opportunità del portale di Regione Lombardia
Ma perfavore!
I centri per l’impiego sono scadenti e popolati di dipendenti (nel 90% dei casi) che si limitano al loro compitino.
Se i giovani desiderano u aiuto si rivolgano ai centri di formazione seri (ce ne sono molti soprattutto in Lombardia) che forniscono formazione e supporto alla ricerca attiva del lavoro. Spesso sono cooperative sociali, fatte da gente che crede in quello che fa e supera i limiti imposti dalla mancanza di finanziamenti pubblici.
Se una parte del vostro vergognoso lauto stipendio fosse data per finanziare questi centri, tutti i disoccupati ne beneficerebbero.
I centri per l’impiego sono un cancro che vive di soldi pubblici: costano tantissimo e hanno una resa nulla!
riflettete su questi temi nelle vostre aule semivuote invece che parlare del nulla…