Regione Lombardia si lamenta dei tagli imposti dal Governo alle regioni, ma per il referendum consultivo approvato nel febbraio 2014 dal Consiglio regionale e non ancora celebrato continua a mettere a bilancio oltre 46 milioni di euro. Mi diranno che la democrazia ha un costo o che con l’autonomia pioverebbero miliardi di euro sulla Lombardia. Per il momento, mi limito a considerare come inopportuno uno stanziamento del genere. E con la vittoria del sì al referendum…
Nelle schede del bilancio di previsione di Regione Lombardia per il 2017 si leggono le due seguenti voci.
• Spese per l’espletamento del referendum consultivo sulle questioni di interesse regionale per euro 24.500.000,00 nel 2017
• Gara per la gestione del voto elettronico in caso di referendum consultivo (pari a euro 22.000.000,00 nel 2017)
Questo significa che per l’eventuale referendum consultivo sull’autonomia nel 2017 Regione Lombardia spenderebbe 46.500.000.
Piccola considerazione a margine: se dovesse vincere il sì il referendum credo sarebbe molto difficile possa essere convocato (visto che cambierebbe l’articolo 116 a cui il quesito fa riferimento), se vincesse il no, a quanto ha affermato in aula l’assessore Garavaglia, il referendum verrebbe convocato il giorno dopo.
La differenza? Almeno 46,5 milioni di euro da rimettere in gioco subito per le politiche a favore dei cittadini lombardi.