Olimpiadi in Lombardia! Maroni lo aveva detto all’indomani dell’annuncio della sindaca romana Raggi: “Se salta la candidatura di Roma alle Olimpiadi, ho intenzione di proporre la Lombardia per la sostituzione”. Ma ora, quando si tratta di approvare il programma di governo da qui a fine legislatura, la regione se ne è già dimenticata.
Il presidente Maroni si era spinto anche oltre: “Le chiamerei ‘Lombardia 2028’, noi sapremmo come farle bene: Olimpiadi diffuse sul territorio, con i nostri laghi per le discipline nautiche, i nostri bellissimi campi da golf, le piste di atletica. Sarebbero una novità interessante”. Era settembre.
Il 4 ottobre scorso, in occasione della visita degli atleti paralimpici al Consiglio regionale, aveva anche preso un impegno concreto: “Abbiamo una grossa chance per le Olimpiadi del 2028: cominciamo a preparare con il Coni il dossier per la candidatura”. E 20 giorni dopo rincarava la dose: “Le Olimpiadi? Siamo assolutamente pronti”.
Oggi la sorpresa: nel Documento di economia e finanza regionale 2016, che presenta gli obiettivi strategici e i risultati attesi per i prossimi anni di Regione Lombardia, alla voce sport non c’è sia il minimo accenno a un’eventuale candidatura lombarda alle Olimpiadi.
I casi sono due: o Maroni viene sconfessato dal suo stesso programma di governo per i prossimi anni, o qualcuno si è dimenticato di un particolare tutt’altro che trascurabile. Davvero una bella svista.
La maggioranza non è sembrata preoccuparsene più di tanto ed ha approvato senza fiatare il programma di fine legislatura per lo sport. Con buona pace dei sogni olimpici.