Nella giornata in cui si commemorano i defunti, Milano ha reso omaggio ad alcuni suoi cittadini illustri iscrivendone i nomi nel Famedio del Cimitero Monumentale, il tempio civico della memoria. Da Armando Cossutta a Umberto Eco, passando per Mariuccia Mandelli (Krizia) e Tino Casali, i nomi iscritti quest’anno offrono uno spaccato delle storie che hanno fatto grande Milano.
Lo ha ribadito nel suo intervento anche il sindaco Sala ricordando come ciò che fa grande Milano sono le sue componenti che interagiscono per creare un clima cittadino sempre propenso a guardare con fiducia e speranza al futuro.
Milano è città capace di cogliere le sfide e di dare risposte concrete alle sfide che la interpellano.
Milano, ha ribadito il sindaco, non si è mai voltata dall’altra parte e non lo sta facendo neppure sulla delicata questione dei profughi.
Sala ha anche annunciato l’intenzione di valorizzare il Famedio per farlo diventare un vero punto di riferimento della memoria cittadina, con particolare attenzione per i giovani e le scuola.
In effetti, l’intero Cimitero Monumentale è luogo di grande fascino e significato e fa un po’ specie vedere percorrere i suoi viali più da visitatori stranieri che da milanesi.
I nomi degli iscritti al Famedio e i loro profili dal sito del Corriere della Sera
In mattinata, nella basilica di sant’Ambrogio, il cardinal scola ha presieduto la Messa in suffragio dei defunti e dei caduti delle forze armate e dell’ordine. L’Arcivescovo ha sottolineato come quello delle forze armate sia un vero e proprio servizio civico che deve basarsi sulla costruzione della pace e della giustizia, quest’ultima non può che passare attraverso la misericordia, intesa come percorso umano grazie al quale è possibile andare oltre il male e attivare percorsi di riconciliazione e riparazione. La memoria di chi ha perso la vita nel servizio per gli altri chiede anche questo.